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martedì 31 gennaio 2012

VECCHIE SCOPERTE E RECENTI INDAGINI A BOLSENA (di Enrico Pellegrini e Simona Rafanelli dal Centro Ricerche S.S.B.)

I quarant’anni di indagini condotte dall’École Françaises de Rome a Bolsena (1946-1986) hanno prodotto una grande quantità di dati, successivamente confluiti in diverse pubblicazioni di sintesi sulle aree indagate. Questa notevole mole di informazioni ha permesso di tracciare il quadro generale entro il quale si è svolta la storia di questo importante centro dell’Italia medio-tirrenica, precedentemente poco conosciuto, pur lasciando ancora aperte diverse questioni. Questa prima fase delle indagini su Bolsena è stata successivamente integrata nel corso dei decenni e, in particolare in questi ultimi anni, dalla vigilanza esercitata dalla Soprintendenza per i Beni Archeologici dell’Etruria Meridionale sui diversi cantieri aperti per l’espansione edilizia del centro abitato. Tale attività ha consentito di mettere in luce una serie di situazioni del tutto inaspettate, che in parte cambiano alcune ipotesi sull’impianto della città antica date ormai come definitivamente acquisite. Infine, a completare l’attività sul campo, sono state ora attivate anche la revisione dei materiali archeologici inediti provenienti dagli scavi francesi nell’area della citta' di Volsinii e il riscontro della documentazione allora eseguita e oggi ancora reperibile: sia quella conservata presso l’archivio sba-em sia quella grafica eseguita da F. T. Fagliari Zeni Buchicchio negli anni ’60 del 1900. Una prima esposizione dei dati acquisiti da queste più recenti indagini ad ampio raggio, inserita in un quadro sul popolamento ..... CONTINUA A LEGGERE SUL SITO DEL CENTRO RICERCHE DELL'ASSOCIAZIONE SCUOLA SUB DEL LAGO DI BOLSENA


venerdì 27 gennaio 2012

Speleosub: SIFONE DELL'ARMA DEL LUPO, raggiunti i -121 mt (da speleosubtek.com)

Grandi ambienti, visibilità spettacolare, rilevate ed esplorate 300 metri di nuove gallerie per -121 di profondità. Questi sono i risultati tecnici ed esplorativi della spedizione organizzata dalla Associazione Gruppi Speleologici Piemontesi nel periodo 6-8 gennaio 2012.

Ma il risultato umano è stato ben più soddisfacente, 62 persone appartenenti ai Gruppi Speleologici Piemontesi e Liguri si sono alternate per due giorni a trasportare due attrezzature complete per i sifonisti (oltre 30 sacchi di materiale, una decina di bombole) permettendo ad entrambi di entrare in acqua (Alberto Cavedon - Attilio Eusebio). Il primo dotato di rebreather ed assistito fuori e dentro l'acqua è sceso in autonomia fino a -121 dove la galleria, di grandi dimensioni, pareva chiudere. Ma verso l'alto una breve risalita (sempre subacquea naturalmente) lo ha riportato su una cengia a -107 da dove ripiomba nell'inesplorato "nero". L'immersione è durata 135 minuti. Durante la risalita sono state eseguiti dai due speleosub rilievo del nuovo ramo e fotografie. Temperatura dell'acqua 6 gradi in superficie, 5 gradi di -30 metri in giù. Un grazie di cuore a tutti gli speleo che hanno condiviso con noi questa esperienza, che l'hanno supportata in particolar modo agli amici dello Speleo Club Tanaro che ne hanno subito l'urto maggiore.

giovedì 26 gennaio 2012

IL VIDEO DELL'INTERNO DELLA COSTA CONCORDIA GIRATE DAI SUB DEL CNSAS

Le impressionanti immagini girate dal CNSAS (Corpo Nazionale Soccorso Alpino e Speleologico) all'interno del relitto della Nave Costa Concordia. (da Il FattoQuotidiano.it)


mercoledì 25 gennaio 2012

GIUNONE, IL TEMPIO E IL CULTO DEL SERPENTE (di Carlo Germani e Carla Galeazzi dal sito "Egeria Speleological Blog")

Nel bosco havvi una caverna grande, e profonda, ed è la tana di un dragone. Le vergini sacre ne’ giorni stabiliti entrano nel bosco portando nelle mani una focaccia, ed avendo gli occhi involti da striscie di cuojo. (Eliano, Storia degli animali, l. 10, c. 16).

Lanuvio: il Santuario di Giunone Sospita.

Cicerone riferisce che Lanuvio era ricco di edifici religiosi e che tra questi il principale e più celebre era senza dubbio il tempio di Giunone Sospita. Documenti e fonti archeologiche attestano, a loro volta, che Lanuvio fosse il più famoso centro del Lazio per il culto a Giunone.
Giunone, o Iun, Iuno (donna giovane) era un’antichissima divinità italica legata al ciclo lunare adorata da etruschi, sabini ed umbri. Protettrice della vita delle donne in tutti i suoi aspetti: la purezza delle fanciulle, i matrimoni, la fedeltà delle spose e il parto. Gli italici le attribuirono numerose qualità, da cui derivarono altrettanti appellativi: Iunio Moneta (colei che ammonisce), Iunio Veridica (che dice il vero), Iunio Sospita (la salvatrice) e molti altri.
Il Santuario dedicato a Iunio Sospita faceva parte dell’acropoli di Lanuvio, antica città di origine etrusca, ed era formato da varie strutture monumentali. Le ricostruzioni archeologiche ipotizzano che il portico del tempio fosse a due piani, con volte rivestite di preziosi mosaici. In fondo al portico un piccolo passaggio dava accesso ai cunicoli sotterranei che conducevano alla grotta dov’era custodito il serpente divino. Si narra infatti che nei sotterranei del Santuario dimorasse un serpente sacro alla Dea e che ogni anno vi si svolgesse un rito propiziatorio per ottenere un buon raccolto.
Tra i culti arcaici del Lazio quello dedicato alla dea Giunone Sospita a Lanuvio rivestiva una particolare importanza, come attestano i ritrovamenti archeologici del tempio, realizzato con grandissima cura. Del resto Lanuvio ebbe per lungo tempo un ruolo importante nell’area della cultura latina, prendendo anche parte al sodalizio della Lega Latina. Nel 338 a.C. il culto di Iuno Sospes fu introdotto ufficialmente a Roma, più o meno contestualmente alla..... CONTINUA A LEGGERE SUL SITO DEL CENTRO RICERCHE SOTTERRANEE EGERIA

lunedì 23 gennaio 2012

RELITTI PROFONDI IN PUGLIA

DAGLI AMICI DI SPELEOSUBTEK.COM:
 "L'amico Raffaele dal Salento ci manda schede, immagini e video di tre profondi relitti pugliesi: il Quail nave da guerra britannica, il mitico aereo tedesco Junker 88 e la Caterina Madre nave armata in occasione del II° Conflitto mondiale (articoli e schede/relitti tombant e secche). Inserito anche in articoli e schede/divulgazione un interessante presentazione sull'uso degli scooter in grotta in francese"      COLLEGATI ALLA PAGINA DI SPELEOSUBTEK.COM

domenica 22 gennaio 2012

Il CNSAS LASCIA IL GIGLIO (fonte: Il Secolo XIX")

Genova - Il Corpo nazionale del Soccorso Alpino e Speleologico abbandona le operazioni di soccorso nella nave Costa Concordia. La decisione, si legge in una nota ufficiale, dopo essere «venute meno le condizioni ed i presupposti operativi».
La conclusione della partecipazione è avvenuta in accordo con il Dipartimento della Protezione Civile, prefetto Franco Gabrielli.  Nella nota non è chiaro cosa significhi quel venir meno delle condizioni e dei presupposti operativi. Eppure una fonte vicina al CNSAS rivela a ilsecoloxix.it che il lavoro da loro svolto sarebbe potuto essere molto più incisivo e continuativo, ma le procedure burocratiche delle operazioni sono state fortemente limitanti.

Un’altra fonte citata da ilgiornaledellaprotezionecivile.it vicina al CNSAS confermerebbe quanto da noi raccolto: «la decisione sia dovuta a un serie di condizioni ostative di ordine tecnico - burocratico che di fatto hanno fortemente limitato la possibilità di operare con continuità secondo le metodiche standard degli speleosub del CNSAS. Gli speleosub hanno un’operatività h.24 impostata al raggiungimento degli obiettivi indifferentemente dal fatto che sia giorno o sia notte. Sono abituati a lavorare nel buio assoluto e per lungo tempo».

«La partecipazione del CNSAS - prosegue la nota ufficiale - è terminata nella mattinata di oggi. Il CNSAS è stato attivato dal Dipartimento della Protezione Civile, su richiesta della prefettura di Grosseto, alle ore 11.00 di domenica 15 gennaio 2012 per partecipare con gli speleosubacquei del Soccorso speleologico alle attività di ricerca. Alle operazioni hanno partecipato 72 tecnici del Soccorso speleologico, di cui diciannove speleolosubacquei e cinquantatre di supporto specialistico. La Federazione Italiana Attività Subacquee (FIAS) con dieci volontari e due gommoni ha supportato eccellentemente il lavoro dei tecnici del CNSAS».

Da precisare un elemento non da poco: se la nave dovesse scivolare nella scarpata sottomarina di 70 metri, gli unici abilitati a operare a quelle profondità sono proprio i sub del CNSAS. (fonte: ILSECOLOXIX.IT)

giovedì 19 gennaio 2012

Roma, dal 25 febbraio al 25 marzo: Mostra "I COLORI DEL BUIO. ESPLORANDO IL PIANETA SOTTERRANEO"

La prima mostra in Italia dedicata all’esplorazione geografica e speleologica in tutto il mondo.

Roma, Complesso del Vittoriano, Sala Zanardelli, dal 25 febbraio al 25 marzo 2012, tutti i giorni dalle ore 9.30 alle 19.00 - ingresso gratuito

In collaborazione con: Università degli Studi di Bologna, Università degli Studi di Firenze, Università degli Studi di Siena / Sponsor: Intermatica, New Foods, Dolomite / Patrocini: Senato della Repubblica, Camera dei Deputati, Società Speleologica Italiana

L’evento, realizzato dall’associazione geografica La Venta, sarà ospitato nei prestigiosi ambienti del complesso del Vittoriano, nel cuore di Roma. Cinquanta pannelli retroilluminati e schermi multimediali, spettacolari foto di grande formato, ricostruzioni sceniche e filmati guideranno il visitatore alla scoperta di ambienti e grotte straordinarie, toccati in vent'anni di spedizioni.  Dalle caverne tropicali ai pozzi glaciali, dall’archeologia del Mesoamerica a quella di casa nostra, dai Tepui venezuelani ai deserti, dalle grotte dell’Asia ai cristalli giganti di Naica. La mostra, articolata in nove sale su due piani per un totale di 300 mq, sarà accompagnata da incontri di approfondimento con ospiti internazionali, proiezioni di documentari e presentazioni di novità editoriali.

Serate tematiche (programma provvisorio):
  • 1 marzo: Esploratori del terzo millennio: l’ausilio della tecnologia
  • 2 marzo: Speleologi del passato: le grotte e l’uomo nell’antichità
  • 9 marzo: Fiumi della notte: l’importanza delle acque carsiche sotterranee per il futuro dell’umanità
  • 16 marzo: Messico sconosciuto: vent’anni di esplorazioni speleologiche dell’Associazione La Venta
  • 23 marzo: Un salto nel buio: incidenti e soccorso in ambiente sotterraneo
Per le scuole sono previste visite guidate gratuite della durata di un’ora, che potranno essere effettuate, previa prenotazione, dal lunedì al mercoledì, a partire dalle ore 9.30. Inizio ultima visita ore 12.30.  Per ulteriori informazioni e prenotazioni collegati al sito de LaVenta

I SUB TRIESTINI NEL RELITTO DELLA NAVE COSTA CONCORDIA: "E' UNA TRAPPOLA"

«La nave si muove, è appoggiata a un fondale di venti metri, sotto c’è un terrazzamento a 38 metri, e poi un salto fino a – 90. Il rischio che possa scivolare laggiù è concreto». Luciano Russo, uno dei quattro speleosub triestini del Corpo nazionale soccorso alpino e speleologico (Cnsas) del Friuli Venezia Giulia inviati all’Isola del Giglio per perlustrare il relitto della Costa Concordia, non nasconde le difficoltà che le varie squadre di sommozzatori giunte da ogni parte d’Italia dovranno affrontare nei prossimi giorni. Inclinato di novanta gradi, per metà sommerso, il relitto della Concordia al suo interno è un labirinto buio e pieno di trappole. Fino ad ora i sommozzatori hanno compiuto alcune immersioni “di assaggio”, ma una penetrazione in profondità è operazione da pianificare nel dettaglio. «Poi – continua Russo – fino a questo momento era necessario calarsi da venti metri d’altezza, cioè dalla parte emersa del relitto, per raggiungere l’interno». Intervento complesso da compiere con le ingombranti e pesanti attrezzature subacquee, tanto che è stato deciso di demolire con l’esplosivo due grandi vetrate in modo da agevolare l’ingresso dei sub nel vasto salone centrale, da dove tenteranno di raggiungere le cabine. Terzo problema, spiega il soccorritore triestino, «è il cedimento delle strutture interne che crea seri ostacoli alla progressione in immersione». Pezzi di moquette, cavi, pannelli dei controsoffitti staccati, oggetti di ogni genere: nel relitto allagato i sommozzatori si troveranno di fronte ogni tipo di ostacolo, senza contare l’inclinazione della nave, che provoca disorientamento. Già in superficie navi come la CostaConcordia sono, all’interno, quasi dei labirinti, capovolte e immerse diventanounvero rebus. Non appena gli incursori dei Comsubin avranno aperto, come previsto, un varco attraverso le grandi vetrate, le squadre di sommozzatori, ....... CONTINUA A LEGGERE SU QUOTIDIANAMENTE.NET

mercoledì 18 gennaio 2012

Nave COSTA CONCORDIA: IN AZIONE GLI SPELEOSUB DEL CNSAS (fonte: Giornale della Protezione Civile)

Gli speleosubacquei del CNSAS (Centro Nazionale di Soccorso Alpino e Speleologico) si sono immersi oggi, martedì 17 gennaio, alle 17,30 e per due ore hanno scandagliato corridoi e locali allagati della Costa Concordia, naufragata all'Isola del Giglio la sera di venerdì 13 gennaio u.s.

Dai dati finora comunicati la visibilità in acqua è molto scarsa a causa di numerosi detriti di varia origine presenti in sospensione. Sulla base dei risultati di questa prima immersione saranno pianificati gli interventi successivi, per i quali il CNSAS ha avuto l'autorizzazione anche all'operatività notturna.   Nella mattina gli incursori della Marina Militare avevano aperto dei varchi di accesso facendo saltare con cariche di esplosivo alcune vetrate. Da uno di questi varchi collocato circa a metà della nave gli speleosub oggi pomeriggio hanno effettuato una prima penetrazione per verificare la situazione ambientale.  Gli specialisti del CNSAS sono stati attivati dal Dipartimento della Protezione Civile, su richiesta della prefettura di Grosseto per la specifica capacità di questi tecnici speleosubacquei di operare in immersione in ambienti confinati e con scarsa visibilità. A coordinare le operazioni degli speleosub il Presidente nazionale del CNSAS Pier Giorgio Baldracco e il Responsabile nazionale del Soccorso speleologico Corrado Camerini . 

Gli speleosub utilizzano due gommoni d'appoggio messi a disposizione dal DPC e assegnati alle associazioni FIAS (Federazione Italiana Attività Subacquea) di Alessandria e Angeli Neri di Cesena.  Sul posto sono presenti diciotto speleosub provenienti da tutta Italia, con il supporto operativo di oltre venti tecnici del CNSAS.   ACCEDI AL SITO UFFICIALE DEL CNSAS

venerdì 6 gennaio 2012

I NOSTRI DOCUMENTARI DISPONIBILI SU YOUTUBE IN VERSIONE INTEGRALE

Su youtube sono disponibili gratuitamente le versioni integrali di alcuni documentari, realizzati in questi anni con la A.S.S.O. e la Studio Blu Production. La scelta di rendere disponibili gratuitamente questi documentari risponde all'intento di contribuire alla divulgazione e conoscenza dell'archeologia, della subacquea, della speleologia e della speleologia subacquea; attività che costituiscono la competenza e il cuore della nostra Associazione. 

I documentari hanno una durata di 30 minuti ciascuno; sono in lingua italiana e sottotitolati in inglese. A seguire i link diretti per la visione: 
Cogliamo questa occasione per ricordare Marco Campolungo, amico fraterno e collega di lavoro scomparso prematuramente, autore delle riprese video-sub di tutti i nostri documentari così come Claudio Capone, amico e voce indimenticabile della documentaristica italiana e speaker di molte delle nostre opere.