Una antica ancora in pietra di circa due metri risalente al VI secolo a.C., larga 30 centimetri circa e di spessore di circa 17 centimetri è stata individuata e recuperata nelle acque antistanti la costa del Circeo dal giornalista e scrittore Umberto Natoli, appassionato di archeologia subacquea autore nel recente passato di altre scoperte nella zona.
Si tratta di un reperto storico che testimonia le innumerevoli vicende umane delle quali il promontorio del Circeo è stato testimone sin dall'antichità per la sua posizione strategica nella penisola italica.
A decidere il destino del reperto sarà la responsabile per l’archeologia subacquea della Sovrintendenza Archeologica belle arti e Paesaggio del Lazio.
Al recupero hanno partecipato i volontari della Associazione A.S.S.O. e personale della Circeo Primo, appositamente autorizzati al recupero, con il coordinamento, anche ai fini della sicurezza della navigazione, della Capitaneria di Porto di Terracina diretta da Alessandro Poerio e dal Comandante del Porto di San Felice Circeo, Dino Mucciarelli.
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