Vogliamo ringraziare chi ha voluto devolvere alle nostre attività la propria quota negli anni scorsi ed estendiamo l’invito alla donazione del 5X1000 anche per quest'anno. 

Perché chi non ci conosce dovrebbe pensare ad ASSO? 

Perché siamo affermati e costantemente attivi, credibili e di sincero approccio no profit, per la scoperta e la tutela di ciò “che c’è sotto” i nostri piedi o le nostre acque. Impieghiamo cuore e testa e prevalentemente risorse economiche personali, operando attraverso ricerche ed esplorazioni nei settori dell’archeologia subacquea, delle cavità naturali, artificiali e nelle aree sotterranee sommerse. 

I risultati ci gratificano e i riscontri sono positivi e, pur nella cronica ristrettezza di risorse economiche, la nostra operazione “conoscenza” prosegue con la dedizione e la determinazione di sempre. 

E' per questo costante impegno che il vostro supporto ci gratifica e ci sostiene, integrando le risorse economiche finanziate direttamente dai soci. 

Invitiamo quindi chi volesse destinarci il 5 per mille della sua Irpef ad indicare il nostro codice fiscale (92003990584) nella dichiarazione dei redditi (modello Unico o 730) o nella scheda CUD nel riquadro riservato al “Sostegno delle Organizzazioni Non Lucrative di Utilità Sociale”.



CHI SIAMO

A.S.S.O., acronimo di Archeologia, Subacquea, Speleologia e Organizzazione, è un Ente del Terzo Settore e Associazione Riconosciuta, nato nel 1990. E’ specializzato nell’individuazione, studio e valorizzazione dei beni culturali e naturalistici sotterranei e sommersi, nella realizzazione di documentari e servizi cinematografici e nella conduzione di operazioni topografiche e di modellazione tridimensionale aerea e di superficie. Opera attraverso esplorazioni e rilevamenti diretti, scavi in ambienti sotterranei e sommersi, iniziative scientifiche, culturali, formative, divulgative e di progettazione tecnica e gestionale; che conduce anche grazie a rapporti e partneship con realtà pubbliche e private nazionali ed estere. Direttamente o attraverso i suoi soci, è rappresentato e accreditato presso numerose realtà del mondo scientifico, accademico, archeologico, formativo, della comunicazione e della documentaristica. Opera come partner tecnico di molteplici Soprintendenze, Parchi Archeologici e Naturalistici, Università, Centri di Ricerca, C.N.R. e di diversi Comuni italiani e ha ottenuto diversi riconoscimenti nazionali ed esteri. Realizza e produce documentari di ricerca, esplorazione ed avventura; molti dei quali hanno ottenuto premi nazionali ed internazionali. 

In particolare si occupa di:  

  • archeologia subacquea in mare, laghi, fiumi e altre acque interne
  • esplorazione, rilevamento, documentazione e scavo di aree sotterranee a carattere archeologico, anche sommerse;
  • documentaristica scientifica e archeologica;
  • speleologia subacquea in cavità naturali e artificiali;
  • riprese aeree, topografia di prossimità, rilievi scanner e modellazione;
  • progetti di valorizzazione e per lo sviluppo socio-economico.


6 dicembre 2024: Convegno “Porti, approdi e rotte antiche. Vie di comunicazione e valorizzazione del patrimonio materiale e immateriale nel Mediterraneo"

Con il convegno “Porti, approdi e rotte antiche. Vie di comunicazione e valorizzazione del patrimonio materiale e immateriale nel Mediterraneo” la Rotta dei Fenici – Itinerario Culturale del Consiglio d’Europa dal 2003 – in collaborazione con la Fondazione Aquileia e la Fondazione Santagata per l’Economia della Cultura, – in occasione del Novantesimo Anniversario dell’apertura dell’area archeologica del porto fluviale di Aquileia e in occasione del Ventesimo Anniversario della costituzione (2004) della Associazione Internazionale Rotta dei Fenici, ente gestore dell’Itinerario omonimo riconosciuto dal Consiglio d’Europa, promuove una riflessione sul tema della navigazione antica.

I porti, infatti, hanno sempre avuto, sin dalle prime frequentazioni dei mari, il ruolo di grandi porte d’accesso verso nuove culture, dalle quali partiva quella fitta rete di scambi commerciali che interessò tutto il Mediterraneo. Le vie di mare e fluviali, direttrici di varie epoche storiche, hanno reso possibile l’occupazione e la valorizzazione di nuovi territori, l’integrazione e lo scambio fra popoli e idee: costituirono e costituiscono ancora oggi un fondamentale fattore di civiltà.

La prima parte del Convegno approfondirà il tema del sistema portuale di Aquileia nell’antichità, oltre che il tema della navigazione antica nell’Adriatico, portando all’attenzione i risultati delle ultime indagini in corso e le prospettive di valorizzazione.

Nella seconda parte del Convegno si approfondirà il tema della navigazione antica, delle interazioni culturali e degli scambi commerciali nel resto del bacino del Mediterraneo, a partire dall’epoca fenicio-punica, passando per l’epoca greca fino ad arrivare a quella romana. Verranno anche raccontati alcuni casi di eccellenza nel campo della esposizione del patrimonio archeologico subacqueo, in Italia, in Spagna e a Cipro. Si concluderà con una riflessione su come il tema dei saper fare del mare, delle antiche tecniche di carpenteria navale, nate proprio in epoca fenicia e ancora oggi utilizzate in molte località del Mediterraneo, possano rappresentare non solo uno strumento di dialogo interculturale tra le comunità coinvolte, ma anche un volano per la valorizzazione di queste tradizioni quali patrimonio culturale materiale e immateriale.

Il convegno si svolgerà il 6 dicembre 2024, presso la cantina Ca’ Tullio ad Aquileia, ospiti della Fondazione Aquileia, socio della Rotta dei Fenici. È prevista la pubblicazione degli Atti del convegno. È previsto il coinvolgimento dei giovani del Comune di Aquileia e dei Comuni limitrofi.