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lunedì 31 maggio 2010

SU GOLOGONE: "La nostra scoperta intitolata a Paolo Costa"

OLIENA. «Voglio dedicare la nuova esplorazione a Paolo, e visto che è una condotta la vorrei chiamare Condotta Paolo Costa»: sono stata le prime parole di Alberto Cavedon, l’uomo che giovedì è sceso fino a meno 135 metri nella sorgente di Su Gologone, ieri sera al suo rientro alla base a Dorgali. Ma non può esserci gioia per il buon risultato della spedizione: il pensiero di tutti i sub continua a correre alla tragedia di Paolo Costa. «Vogliamo dire due parole su Paolo - gli fa eco Leo Fancello, dorgalese, direttore della Scuola di speleologia subacquea -. Era un carissimo amico che conoscevo da vent’anni. Un documentarista che ha fatto immersioni in tutti i mari del mondo, dall’Oceano Pacifico ai ghiacciai. È stato con le orche, con le balene, gli squali. In Sardegna si era già immerso diverse volte a Su Gologone, fino a 60 metri con i corallari ad Alghero, nelle Grotte del Bue Marino. Una persona eclettica, generosa, disponibile. Giorni fa Paolo ha chiesto se poteva fare alcune riprese essendo in Sardegna per fare altre riprese a Stintino sulla vita di Massimo Scarpati. Lo abbiamo accolto di buon grado, ci siamo visti la sera prima per spiegargli il nostro programma, poi è arrivato la mattina con le sue attrezzature. Ha rispettato le nostre direttive, il suo obiettivo era quello di andare attorno ai 35 metri e filmare il passaggio dell’uomo di punta». Senza esagerazioni e senza rischiare niente più del necessario. Perché di esplorazione e di nient’altro si parla. Gli fanno eco Mario Mazzoli e Stefano Barbaresi, l’uomo che ha avuto il compito di scendere e ... LEGGI TUTTO L'ARTICOLO DI NINO MUGGIANU SU "LA NUOVA SARDEGNA"

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