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 A.S.S.O. è una organizzazione no profit operante da 35 anni. Si occupa di ricerca scientifica, individuazione, studio e valorizzazione di beni culturali e naturalistici sommersi, sotterranei ed emersi; della diffusione della cultura sul patrimonio naturale ed archeologico mediante ricerche e attività operative condotte con Università, Soprintendenze, Istituti di ricerca, Centri Culturali nazionali ed esteri attraverso progetti, convegni, scavi, rilevamenti, congressi, mostre, collaborazioni esterne, filmati, seminari, realizzazioni multimediali, pubblicazioni. Sviluppa, in proprio ed in partnership con soggetti nazionali ed esteri, progetti nazionali ed internazionali di ricerca scientifica e di crescita socioeconomica. A.S.S.O., direttamente o attraverso i suoi soci, è rappresentata e accreditata presso numerose realtà del mondo istituzionale, scientifico, tecnico ed archeologico. Opera anche come consulente di diversi Comuni italiani, Università, Soprintendenze, CNR e Parchi Archeologici per ricerche e prospezioni presso ambienti archeologici sotterranei o archeologiche subacquee, per riprese aeree ed elaborazioni topografiche di prossimità e oltre che per progetti di valorizzazione di ipogei, aree sommerse, zone archeologiche e beni culturali o naturalistici.

sabato 25 gennaio 2014

"QUANDO ALBANO DOMINAVA LE ROTTE DEL VINO" - Articolo di Giuliana Galli (Il Messaggero)

Da Virgilio a Plinio ne avevano scritto in molti: da 150 anfore recuperate a Ponza ora c'è la conferma della sua diffusione.

I Colli Albani potrebbero riscrivere la carta dei vini dell'antichità. O almeno, le rotte del gusto dell'aristocrazia romana dei primi secoli avanti Cristo. Perché la produzione vinicola di Albano, nel cuore dei Castelli Romani, potrebbe davvero aver dominato il mercato del Mediterraneo in età repubblicana. Affermazione non da poco, visto che il vino Albano era noto solo dalle fonti, non godeva di fama dai sornmelier, e la sua produzione non era stata confermata da prove archeologi che. Virgilio, Properzio, Lucano, Columella, tutti gli scrittori e poeti latini si sono espressi sui vini, ma solo Plinio IlVecchio (23-79 d.C), aveva affrontato il tema in modo dettagliato nella sua «Naturalis Hìstoria ». Fu lui a svelare che i vini migliori contesi dalle tavole patrizie erano il Cecubo e il Falerno, entrambi prodotti in area Campana. L'Albano veniva citato.... CONTINUA A LEGGERE L'ARTICOLO

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