Al contrario di quello che si potrebbe pensare, le tracce della millenaria storia dell’antico Egitto non si celano solo sotto l’arida sabbia del deserto, ma possono essere trovate anche nelle profondità del mare.
Ne è un perfetto esempio la scoperta annunciata ieri da Mostafa Waziry, Segretario Generale del Supreme Council of Antiquities, di tre relitti di epoca romana al largo del porto di Alessandria.
Il ritrovamento è stato effettuato da una missione egiziana del Dipartimento di Archeologia Subacquea del Ministero delle Antichità in collaborazione con l’Institut Européen d’Archéologie Sous-Marine (IEASM). Secondo il capo del Dipartimento, Osama al-Nahas, ce ne sarebbe anche un quarto intuibile dalla presenza di grandi travi di legno sul fondale e di numerosi contenitori ceramici che potrebbero aver fatto parte del carico della nave affondata
L’area indagata si trova tra il porto orientale di Alessandria e la baia di Abu Qir, dove un tempo sorgeva l’antica città di Heracleion (Thonis in lingua egizia) ormai ..... CONTINUA A LEGGERE SU NATIONALGEOGRAPHIC.COM
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