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 A.S.S.O. è una organizzazione no profit operante da 35 anni. Si occupa di ricerca scientifica, individuazione, studio e valorizzazione di beni culturali e naturalistici sommersi, sotterranei ed emersi; della diffusione della cultura sul patrimonio naturale ed archeologico mediante ricerche e attività operative condotte con Università, Soprintendenze, Istituti di ricerca, Centri Culturali nazionali ed esteri attraverso progetti, convegni, scavi, rilevamenti, congressi, mostre, collaborazioni esterne, filmati, seminari, realizzazioni multimediali, pubblicazioni. Sviluppa, in proprio ed in partnership con soggetti nazionali ed esteri, progetti nazionali ed internazionali di ricerca scientifica e di crescita socioeconomica. A.S.S.O., direttamente o attraverso i suoi soci, è rappresentata e accreditata presso numerose realtà del mondo istituzionale, scientifico, tecnico ed archeologico. Opera anche come consulente di diversi Comuni italiani, Università, Soprintendenze, CNR e Parchi Archeologici per ricerche e prospezioni presso ambienti archeologici sotterranei o archeologiche subacquee, per riprese aeree ed elaborazioni topografiche di prossimità e oltre che per progetti di valorizzazione di ipogei, aree sommerse, zone archeologiche e beni culturali o naturalistici.

martedì 21 novembre 2017

TRIESTE. NEL MARE DELL’INTIMITÀ. L’archeologia subacquea racconta l’Adriatico

Il Mediterraneo è il mare della vicinanza, l’Adriatico è il mare dell’intimità (Predrag Matvejević, da Breviario mediterraneo, ed. Garzanti 2007).

A TRIESTE, PER LA PRIMA VOLTA INSIEME, UN MIGLIAIO DI REPERTI DA MUSEI ITALIANI, CROATI, SLOVENI E MONTENEGRINI, PER RACCONTARE A TUTTI, CON GLI OCCHI DELL’ARCHEOLOGIA SUBACQUEA, LE ROTTE, I PAESAGGI, GLI UOMINI E LE STORIE DEL NOSTRO MARE ADRIATICO.

Oltre 60 istituzioni culturali italiane e internazionali coinvolte, 50 studiosi, per un’esposizione di 2000 metri quadri che racconterà le straordinarie storie che emergono dal nostro mare Adriatico.

Per la prima volta saranno offerti al pubblico in una visione d’insieme relitti, opere d’arte e oggetti della vita quotidiana, merci destinate alla vendita e attrezzature di bordo, circa un migliaio di reperti provenienti dai numerosi giacimenti sommersi e prestati per l’occasione da musei italiani, croati, sloveni e montenegrini.

L’ex Pescheria-Salone degli Incanti di Trieste si trasformerà in un paesaggio d’acqua, un fondale sommerso che permetterà di leggere in maniera più esaustiva l’intensità degli scambi culturali e dei traffici commerciali, la specificità ..... CONTINUA A LEGGERE SU ARCHEOMEDIA

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