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 A.S.S.O. è una organizzazione no profit operante da 35 anni. Si occupa di ricerca scientifica, individuazione, studio e valorizzazione di beni culturali e naturalistici sommersi, sotterranei ed emersi; della diffusione della cultura sul patrimonio naturale ed archeologico mediante ricerche e attività operative condotte con Università, Soprintendenze, Istituti di ricerca, Centri Culturali nazionali ed esteri attraverso progetti, convegni, scavi, rilevamenti, congressi, mostre, collaborazioni esterne, filmati, seminari, realizzazioni multimediali, pubblicazioni. Sviluppa, in proprio ed in partnership con soggetti nazionali ed esteri, progetti nazionali ed internazionali di ricerca scientifica e di crescita socioeconomica. A.S.S.O., direttamente o attraverso i suoi soci, è rappresentata e accreditata presso numerose realtà del mondo istituzionale, scientifico, tecnico ed archeologico. Opera anche come consulente di diversi Comuni italiani, Università, Soprintendenze, CNR e Parchi Archeologici per ricerche e prospezioni presso ambienti archeologici sotterranei o archeologiche subacquee, per riprese aeree ed elaborazioni topografiche di prossimità e oltre che per progetti di valorizzazione di ipogei, aree sommerse, zone archeologiche e beni culturali o naturalistici.

venerdì 1 dicembre 2017

Ue: Caschi Blu del mare a Bruxelles - Giovani migranti sub ricevuti al Parlamento Europeo (fonte ANSA)

I caschi Blu del mare al Parlamento europeo. Ragazzi da tutto il mondo, spesso migranti e rifugiati, che su iniziativa della federazione mondiale sport subacquei (Cmas) e Unesco conseguono il brevetto sub "per la salvaguardia e la pulizia dell'ambiente marino, promuovendo campagne di pulizia del mare e recuperando tesori nascosti", ha spiegato Anna Arzhanova, n. 1 Cmas, per la quale "essere qui oggi è la prova che questo è un progetto speciale". "E' un'esperienza di avanguardia, vorrei diventasse un progetto europeo", ha detto l'on. Silvia Costa che ha accolto la delegazione col vicepresidente Davide Sassoli, per il quale l'iniziativa "ha permesso a tanti giovani di vivere autentiche esperienze di integrazione con coetanei migranti e operatori europei". In apertura, proiettato un video con le esperienza di Wazib del Bangladesh, Kante della Guinea, Mihlad dell'Egitto. Tra i promotori del corso il Mibact-MigrArti. "L'idea è far pace con il Mediterraneo", ha spiegato Paolo Masini.

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