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 A.S.S.O. è una organizzazione no profit operante da 35 anni. Si occupa di ricerca scientifica, individuazione, studio e valorizzazione di beni culturali e naturalistici sommersi, sotterranei ed emersi; della diffusione della cultura sul patrimonio naturale ed archeologico mediante ricerche e attività operative condotte con Università, Soprintendenze, Istituti di ricerca, Centri Culturali nazionali ed esteri attraverso progetti, convegni, scavi, rilevamenti, congressi, mostre, collaborazioni esterne, filmati, seminari, realizzazioni multimediali, pubblicazioni. Sviluppa, in proprio ed in partnership con soggetti nazionali ed esteri, progetti nazionali ed internazionali di ricerca scientifica e di crescita socioeconomica. A.S.S.O., direttamente o attraverso i suoi soci, è rappresentata e accreditata presso numerose realtà del mondo istituzionale, scientifico, tecnico ed archeologico. Opera anche come consulente di diversi Comuni italiani, Università, Soprintendenze, CNR e Parchi Archeologici per ricerche e prospezioni presso ambienti archeologici sotterranei o archeologiche subacquee, per riprese aeree ed elaborazioni topografiche di prossimità e oltre che per progetti di valorizzazione di ipogei, aree sommerse, zone archeologiche e beni culturali o naturalistici.

lunedì 30 luglio 2018

Archeologia subacquea: arriva dalla Calabria la tecnologia per un’innovativa fruizione dei fondali (da FAMEDISUD.IT)

Il team operativo è composto da tecnici informatici, ingegneri informatici, elettronici e meccanici, designer, archeologi e un architetto, mentre fra i soci fondatori troviamo 2 professori universitari, Maurizio Muzzupappa e Fabio Bruno, che rappresentano il forte legame con il mondo della ricerca accademica: è la carta d’identità di 3D Research, azienda calabrese con sede a Rende (Cosenza) nata nel 2008 da un gruppo di giovani ricercatori del Dipartimento di Ingegneria Meccanica dell’Unical, che hanno voluto portare il loro know-how fuori dall’ambito accademico, creando una spin-off volta ad applicare, con approccio interdisciplinare, i risultati della ricerca tecnologica ed ingegneristica a settori finora scarsamente propensi all’innovazione.

Uno di tali settori è quello dei beni culturali intorno al quale hanno sviluppato vari progetti: uno di essi è rivolto al mondo dell’archeologia subacquea che senza dubbio è il settore più problematico sotto il profilo della fruizione, data la sua accessibilità solo a sub e professionisti dotati di brevetto di immersione. Eppure si tratta di un ambito di grande fascino per il pubblico, considerata soprattutto la ricchezza dei nostri fondali, con particolare concentrazione di testimonianze archeologiche proprio nel Sud Italia.

“In questo momento la 3D Research - ha dichiarato il vice presidente Fabio Bruno – sta lavorando a diversi progetti di ricerca europei molti dei quali riguardano la valorizzazione dell’archeologia subacquea, in modo da renderla uno strumento idoneo a sviluppare il turismo sostenibile nelle località costiere, e noi partecipiamo a questi progetti cercando di dare un contributo allo sviluppo di tecnologie innovative.

Si devono infatti a 3D Research alcuni strumenti che vanno a rivoluzionare la fruibilità di questi siti, come è stato mostrato di recente in uno dei parchi archeologici sommersi più belli d’Italia, quello di Baia, in Campania, utilizzato come “case study” insieme al sito del relitto navale romano di Punta Scifo, in Calabria: il sito di Baia si trova nell’area marina protetta fra i comuni di Bacoli e Pozzuoli, a nord di Napoli, e ..... CONTINUA A LEGGERE SU FAMEDISUD.IT

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