Proposta allora ripensata su Civitavecchia la cui storia dei luoghi, il forte michelangiolesco inutilizzato e la presenza di migliaia di croceristi che - per il poco tempo a disposizione e la carenza di luoghi interessanti - giravano in epoca pre pandemica senza meta nella città; ne facevano una ubicazione favorevole sotto tutti i punti di vista.
Il tutto rendeva quindi Civitavecchia una sede banalmente ideale. Non sarebbe stato nemmeno necessario attrarre i visitatori, sarebbero cascati dentro il museo a frotte!! Troppo semplice ? Ovvio... Dopo anni di tira e molla, autofinanziamento, e anche grazie al determinante supporto delle Guardia Costiera e dell'Autorità Portuale, il progetto è partito e l'allestimento quasi ultimato... peccato che l'amministrazione comunale subentrata alla precedente non sembra abbia grande interesse alla partenza, anzi. La situazione è veramente imbarazzante e oltremodo nota e ci sembra molto strano che un'amministrazione non "cavalchi" un progetto già avviato che, tra i pochissimi, non preveda uso del suolo, richiesta di finanziamenti diretti o altro di quanto si possa immaginare.
Siamo sicuri, quindi, che il buon senso prevarrà e speriamo che ciò avvenga presto per evitare che sia troppo tardi per il Museo, il Comune e.... Civitavecchia. La lettera di Mario Palmieri - Responsabile del Centro Archeologico Studi Navali e del relativo Laboratorio di Archeologia Navale Sperimentale - indirizzata al Comune di Civitavecchia riassume la tragicomica situazione a proposito della quale lasciamo a chi legge ogni valutazione. QUI IL LINK ALLA LETTERA
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