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 A.S.S.O. è una organizzazione no profit operante da 35 anni. Si occupa di ricerca scientifica, individuazione, studio e valorizzazione di beni culturali e naturalistici sommersi, sotterranei ed emersi; della diffusione della cultura sul patrimonio naturale ed archeologico mediante ricerche e attività operative condotte con Università, Soprintendenze, Istituti di ricerca, Centri Culturali nazionali ed esteri attraverso progetti, convegni, scavi, rilevamenti, congressi, mostre, collaborazioni esterne, filmati, seminari, realizzazioni multimediali, pubblicazioni. Sviluppa, in proprio ed in partnership con soggetti nazionali ed esteri, progetti nazionali ed internazionali di ricerca scientifica e di crescita socioeconomica. A.S.S.O., direttamente o attraverso i suoi soci, è rappresentata e accreditata presso numerose realtà del mondo istituzionale, scientifico, tecnico ed archeologico. Opera anche come consulente di diversi Comuni italiani, Università, Soprintendenze, CNR e Parchi Archeologici per ricerche e prospezioni presso ambienti archeologici sotterranei o archeologiche subacquee, per riprese aeree ed elaborazioni topografiche di prossimità e oltre che per progetti di valorizzazione di ipogei, aree sommerse, zone archeologiche e beni culturali o naturalistici.

venerdì 28 maggio 2021

Archeologia: un progetto per i ‘tesori’ del Bradano-Basento riemersi durante i lavori per il metadonotto

Grazie all'archeologia Preventiva, i lavori per la realizzazione dello schema idrico "Bradano-Basento" dal 2014 al 2020 hanno fatto riemergere molti siti archeologici tra Palazzo San Gervasio Banzi e Genzano di Lucania. Si tratta di resti di abitazioni, necropoli e strade posti lungo antichi percorsi. Viarium è un progetto della Soprintendenza, in collaborazione con la Pinacoteca e Biblioteca "Camillo d'Errico", che racconta questo viaggio attraverso il tempo ed il territorio. Presto ne sapremo di più.... 

"I “tesori” archeologici riemersi dal passato nel corso dei lavori per il metanodotto nell’area del Bradano-Basento saranno studiati e valorizzati nell’ambito del progetto “Palazzo San Gervasio, Banzi e Genzano (Potenza), il territorio tra archeologia e opere strategiche”, con una mostra permanente e la pubblicazione dei risultati scientifici nel prossimo volume della collana universitaria “Siris-Polieion” della Scuola di specializzazione in beni archeologici dell’Università della Basilicata (Osanna Edizioni). È quanto previsto in un accordo firmato dal soprintendente della Soprintendenza archeologia della Basilicata, Francesco Canestrini, e dal presidente della pinacoteca e biblioteca Camillo d’Errico, Michele Mastro. I materiali sono stati rinvenuti nel corso della realizzazione dei lavori dell’allacciamento alla linea del metanodotto Snam “Massafra-Biccari” e del tronco di Acerenza (Potenza) dello schema idrico “Basento Bradano”. La Soprintendenza ha anche candidato un intervento di ricerca nell’ambito del progetto strategico ministeriale “Appia Regina Viarum. Valorizzazione e messa a sistema lungo l’antico tracciato romano”, a Banzi, dove sono stati ritrovati “i tratti di una strada glareata, e altre importanti conferme sul passaggio della strada consolare, ipotizzato per l’Ager Bantinus, si attendono dallo studio in corso – è scritto in una nota – soprattutto in vista delle recenti scoperte effettuate nel territorio di Palazzo San Gervasio”. (fonte: TRM NETWORK)

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