Un episodio centrale nella storia dell’Etruria: la conquista di Velzna (Volsinii, in lingua latina), l’odierna Orvieto, l’ultima città-stato etrusca a cadere in mano romana, è raccontato nella mostra “Volsinio capto. 265-264 a.C.”, allestita a Orvieto nel Museo Etrusco “Claudio Faina” (fino all’8 dicembre). Lo scopo della mostra è ricomporre i frammenti di una vicenda storica che si sono eccezionalmente conservati.
Catalogo a cura di Giuseppe M. Della Fina pubblicato da Palombi (testi di Claudio Parisi Presicce, Monica Ceci, Francesca de Caprariis, Anna Maria Rossetti e del curatore).
Il racconto di uno storico bizantino
L’episodio è raccontato, a partire dalle sue cause, da Giovanni Zonara (XII sec.), che scrive lontano dagli avvenimenti, ma avendo a disposizione fonti storiche andate perdute per noi. Lo storico bizantino narra le sconfitte inanellate da Velzna nei confronti di Roma che costellarono i decenni iniziali del III sec. a.C. e che portarono a una delegittimazione delle classi dirigenti locali e a un rivolgimento violento degli assetti istituzionali e sociali. L’aristocrazia, allontanata dal potere, chiese nel 265 a.C. l’intervento dell’esercito romano che, dopo un lungo assedio, nell’anno successivo, arrivò a saccheggiare la città e a trasferire ... CONTINUA A LEGGERE SULLA RIVISTA ARCHEOLOGIA VIVA
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