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 A.S.S.O. è una organizzazione no profit operante da 35 anni. Si occupa di ricerca scientifica, individuazione, studio e valorizzazione di beni culturali e naturalistici sommersi, sotterranei ed emersi; della diffusione della cultura sul patrimonio naturale ed archeologico mediante ricerche e attività operative condotte con Università, Soprintendenze, Istituti di ricerca, Centri Culturali nazionali ed esteri attraverso progetti, convegni, scavi, rilevamenti, congressi, mostre, collaborazioni esterne, filmati, seminari, realizzazioni multimediali, pubblicazioni. Sviluppa, in proprio ed in partnership con soggetti nazionali ed esteri, progetti nazionali ed internazionali di ricerca scientifica e di crescita socioeconomica. A.S.S.O., direttamente o attraverso i suoi soci, è rappresentata e accreditata presso numerose realtà del mondo istituzionale, scientifico, tecnico ed archeologico. Opera anche come consulente di diversi Comuni italiani, Università, Soprintendenze, CNR e Parchi Archeologici per ricerche e prospezioni presso ambienti archeologici sotterranei o archeologiche subacquee, per riprese aeree ed elaborazioni topografiche di prossimità e oltre che per progetti di valorizzazione di ipogei, aree sommerse, zone archeologiche e beni culturali o naturalistici.

giovedì 12 settembre 2024

Orvieto e la fine della libertà etrusca: la mostra “Volsinio capto. 265-264 a.C.” (Orvieto, Museo Etrusco “Claudio Faina”)


Un episodio centrale nella storia dell’Etruria: la conquista di Velzna (Volsinii, in lingua latina), l’odierna Orvieto, l’ultima città-stato etrusca a cadere in mano romana, è raccontato nella mostra “Volsinio capto. 265-264 a.C.”, allestita a Orvieto nel Museo Etrusco “Claudio Faina” (fino all’8 dicembre). Lo scopo della mostra è ricomporre i frammenti di una vicenda storica che si sono eccezionalmente conservati. 

Catalogo a cura di Giuseppe M. Della Fina pubblicato da Palombi (testi di Claudio Parisi Presicce, Monica Ceci, Francesca de Caprariis, Anna Maria Rossetti e del curatore). 

Il racconto di uno storico bizantino 

L’episodio è raccontato, a partire dalle sue cause, da Giovanni Zonara (XII sec.), che scrive lontano dagli avvenimenti, ma avendo a disposizione fonti storiche andate perdute per noi. Lo storico bizantino narra le sconfitte inanellate da Velzna nei confronti di Roma che costellarono i decenni iniziali del III sec. a.C. e che portarono a una delegittimazione delle classi dirigenti locali e a un rivolgimento violento degli assetti istituzionali e sociali. L’aristocrazia, allontanata dal potere, chiese nel 265 a.C. l’intervento dell’esercito romano che, dopo un lungo assedio, nell’anno successivo, arrivò a saccheggiare la città e a trasferire ... CONTINUA A LEGGERE SULLA RIVISTA ARCHEOLOGIA VIVA

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