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domenica 28 aprile 2024

Lunedì 29 aprile, ore 20 su Teleambiente il documentario "Progetto Albanus: dentro l'antico emissario"

Lunedì 29 aprile alle ore 20, su Teleambiente TV andrà in onda il nostro documentario "Progetto Albanus: dentro l'antico emissario", scritto e diretto da Massimo D'Alessandro. Sul digitale terrestre, canale 18 Lazio e canale 221 nel resto d'Italia, oppure sul WEB Live Buona visione!

Il documentario narra la campagna di esplorazione e documentazione in corso da più di tre anni da parte degli speleologi della Federazione HYPOGEA all'interno dell'antico emissario Albano.

L’emissario del lago Albano, nel comune di Castel Gandolfo, cuore dei Colli Albani, è una delle più  antiche testimonianze romane di ingegneria idraulica. Secondo solo alla Cloaca Massima, è una struttura di straordinario valore storico, archeologico e geologico, sino ad oggi scarsamente indagata per le enormi difficoltà esplorative.

L’emissario, lungo quasi un chilometro e mezzo, consentiva il deflusso ottimale e regolabile delle acque del lago Albano dall’ingresso denominato "incile" verso l’uscita in località Le Mole di Castel Gandolfo.

Un percorso che attraversando in sotterraneo la collina alta circa 300 metri, sede della residenza estiva dei Papi, dopo aver superato alcuni centri abitati e la via Appia, sfocia in località Le Mole dove sono ancora presenti dei vasconi settecenteschi destinati a lavatoi pubblici.

Nel 2013 la Federazione Speleologica HYPOGEA, costituita dai tre maggiori gruppi speleologici romani specializzati in esplorazione e documentazione di antiche cavità artificiali ASSO, Egeria Centro Ricerche Sotterranee e Roma Sotterranea, decide di affrontare in modo sistematico e con tecniche avanzate per la prima volta l’esplorazione completa dell’emissario del lago Albano.

Si pone l’obiettivo di realizzare la mappatura topografica completa, l’analisi costruttiva dettagliata e, aspetto non secondario, acquisire dati sufficienti per valutare un progetto di recupero e valorizzazione che permetta finalmente, dopo più di duemila anni, di restituire alla 

comunità questa importante opera di ingegneria idraulica antica.

Nasce così il "PROGETTO ALBANUS"

sabato 27 aprile 2024

Intervista a Massimo D'Alessandro della A.S.S.O. sul nostro ultimo documentario "UOMINI E DEI, IL MARE E IL SACRO"

La versione completa dell'intervista del nostro regista Massimo D'Alessandro andata in onda il 28 marzo sull'emittente televisiva TeleAmbiente  sugli ultimi documentari che abbiamo realizzato e che poi verranno messi in onda dall'emittente nelle prossime settimane.

lunedì 22 aprile 2024

Lunedì 22 aprile, ore 20 su Teleambiente il documentario "Albania, la storia sommersa"

Lunedì 22 aprile alle ore 20, su Teleambiente andrà in onda il nostro documentario "Progetto Albanus: dentro l'antico emissario", scritto e diretto da Massimo D'Alessandro. Sul digitale terrestre, canale 18 Lazio e canale 221 nel resto d'Italia. Buona visione!

La troupe della Studio Blu Production, grazie alla collaborazione con la A.S.S.O. e gli organizzatori del Progetto Liburna, del Governo e della Marina Albanese e alla collaborazione della Guardia di Finanza Italiana in Albania dal 2007 al 2009 ha seguito costantemente le ricerche e le esplorazioni per la realizzazione di uno dei primi documentari in assoluto sulla storia e l'archeologia Albanese; un paese che abbiamo scoperto solo nel 1991 all'arrivo delle navi cariche di profughi ma che vanta nel suo passato una storia millenaria di cultura e civiltà.

Le indagini hanno riguardato la baia di Porto Palermo a sud di Durazzo, l'eccezionale santuario marittimo della Baia di Grama, i resti sommersi dell'antica città di Tronion nelle acque di Capo Triport e la zona dell'antica Orikum, teatro di una famosa battaglia navale tra Cesare e Pompeo nelle acque del promontorio di Karaburun. Nel corso del 2008 è stata anche effettuata la spedizione sul relitto della Nave Ospedale PO, affondata nel marzo del 1941 dall'aviazione inglese nella baia di Valona in cui perirorono 18 marinai e 3 crocerossine, storicamente importante per la presenza a bordo di Edda Ciano Mussolini che scampò miracolosamente al naufragio.

mercoledì 10 aprile 2024

Bisenzio - un importante nodo dell'Etruria meridionale - La relazione finale sulle campagne di scavo del BISENZIO PROJECT

Di Andrea Babbi e parte del team: Panagiotis Agrafiotis, Gabriele Antoniella, Alessandro Bozzani, Sergio Bravi, Alessandra Celant, Giuseppe De Benedetto, Filippo Delpino, Giulia Germinario, Paolo M. Guarino, David Hack, Marco Lauteri, Mauro Lucarini, Matteo Maggi, Donatella Magri, Davide Martinucci, Mario Mazzoli, Fabrizio Michelangeli, Claudia Minniti, Mimmo Pazzanese, Dimitrios Skarlatos, Giorgio Vizzini, Roberta Zambrini

Bisenzio, situato tra Firenze e Roma, è uno dei più importanti siti archeologici dell'Etruria meridionale. La storia del sito va dal II secolo a.C. agli inizi del V secolo a.C., ma finora è stata poco studiata. L'obiettivo del progetto interdisciplinare e internazionale Bisenzio è di cambiare questa situazione.

A circa 80 chilometri a nord di Roma e a 20 chilometri dalla costa tirrenica, il cielo si riflette nel Lago di Bolsena, il più grande lago vulcanico d'Europa. Il pittore Michael Franke ha recentemente immortalato con grande finezza questo imponente specchio d'acqua con le sue due isole senza tempo e i suoi dintorni fertili e colorati. Il lago e i suoi dintorni formano un'area naturale unica con uno dei più alti indici di biodiversità in Europa e sono particolarmente protetti dalla legislazione europea come parte della "Rete Natura 2000" (ZPS ai sensi della Direttiva Habitat e della Direttiva Uccelli). I comuni dell'intera regione, consapevoli del valore e della sensibilità di questa bellezza, hanno recentemente aderito al "Biodistretto del Lago di Bolsena".

Lage der Grabstätten (blau) und Siedlungs - gebiete. Letztere konnten durch Funde von
Keramik (rot) und Webgewichten (gelb) ausgemacht weren.
Ubicazione dei siti di sepoltura (blu) e delle aree di insediamento. Queste ultime sono state identificate da reperti di ceramica (rosso) e pesi da telaio (giallo).

Funde von Hausurnen
wie dieser brachten erste Forschungen in
Gang.

Questo concetto partecipativo mira a contrastare l'agricoltura intensiva con il suo impatto negativo sulla regione e sulle sue strutture sociali attraverso l'agricoltura biologica, le pratiche agroecologiche sostenibili e il turismo a basso impatto. All'iniziativa ha aderito anche il Comune di Capodimonte, una fiorente cittadina situata su una piccola penisola della costa sud-occidentale fin dall'VIII secolo d.C.. La romantica cittadina è l'eredità di un'importante città etrusca che si estende sulla cima e sulle pendici di una collina a 4 chilometri a nord-ovest. Questo promontorio si erge maestoso sulla riva del lago ed è chiamato "Bisenzo" nei documenti storici e "Bisenzio" nella cartografia moderna.

Gli antichi resti della città erano già noti durante il Rinascimento. Lo documentano le memorie di Papa Pio II e una "cronaca" della vicina città di Castro e dei suoi dintorni. Nel 1462, Pio II ipotizzò che il nome dell'isola "Bisentina" derivasse dalla ..... QUI PER LEGGERE L'ARTICOLO COMPLETO IN ITALIANO (PDF)

QUI IL LINK ALL'RTICOLO ORIGINALE IN TEDESCO

giovedì 14 marzo 2024

LA TERZA DIMENSIONE DELLA STORIA - Le antiche aree sotterranee, ricerche e opportunità


sabato 23 marzo 2024 Ore 18:30 

Porta del parco Piazza Lanzuisi 1 San Felice Circeo - Latina

LA TERZA DIMENSIONE DELLA STORIA - Le antiche aree sotterranee, ricerche e opportunità. Il caso di San Felice Circeo

Interverranno: Mario Mazzoli (Direttore Generale A.S.S.O.) 
Lorenzo Ceruleo (Archeologo e Topografo)

Ingresso libero senza bisogno di prenotazione



martedì 12 marzo 2024

La A.S.S.O. partecipa all'operazione di ripulitura dei fondali marini del Circeo (da LATINA TODAY del 12 marzo 2024)

Un “battello spazzamare” per ripulire i fondali da rifiuti e materiale abbandonato (da LATINA TODAY del 12 marzo 2024)

Verrà svolta tra le giornate del 12 e del 16 marzo un’intensa attività di pulizia dei fondali marini da pare dell’Ente Parco Nazionale del Circeo nei pressi proprio del porto di San Felice. L’Ente nei giorni scorsi ha chiesto e ottenuto dal Comune il comodato d’uso gratuito per l’utilizzo dell’immobile in via Ammiraglio Bergamini al fine di organizzare le attività; una base logistica importante e necessaria per far sì che l'intervento venga svolto in maniera efficace. 

Il Parco nazionale del Circeo ripulirà i fondali dello specchio acqueo pubblico del porto da rifiuti e “marine litter” accumulati attraverso il “battello spazzamare”, secondo quanto programmato dallo stesso Ente diretto dal commissario straordinario Emanuela Zappone, a seguito di un’apposita attività di monitoraggio che ha consentito di rilevare sui fondali materiale depositato e rifiuti di vario genere. Si tratta, in particolare, di copertoni di auto, masse da pesca rotte e prive di identificativi, catene metalliche in spezzoni di diversa lunghezza, cordame di diversa dimensione e tipologia, reti da pesca, materiale plastico. L’attività verrà svolta con la supervisione della Capitaneria di Porto di San Felice Circeo che garantirà la sicurezza della navigazione e con il supporto e la collaborazione del Comune che, come richiesto dall’Ente Parco, opererà per le operazioni di smaltimento del materiale raccolto. 

“Ringrazio innanzitutto il sindaco Monica di Cosimo e l’amministrazione comunale di San Felice Circeo per la grande disponibilità nei nostri confronti e l’importante supporto logistico fornito. Si tratta di un’attività importante per garantire la sicurezza e la pulizia delle acque antistanti il porto svolta con grande impegno nonostante l’esiguità del personale a disposizione dell’Ente Parco afferma il commissario Emanuela Zappone -. A seguito di un apposito monitoraggio sono stati individuati nei fondali del porto di San Felice Circeo, delimitati dalle banchine posizionate a nord e da quella di sopraflutto di levante, una serie di materiali che abbiamo ritenuto necessario rimuovere attraverso il nostro ‘battello spazzamare’. Ringrazio per la collaborazione la Capitaneria di Porto e il Comune e le realtà associative che operano con grande competenza ed esperienza sul territorio insieme al personale dell’Ente Parco. Un lavoro di sinergia che condurrà a importanti risultati per i cittadini e le attività imprenditoriali e da diporto operanti a San Felice Circeo”. 

Le attività saranno rese possibili dalla collaborazione dell’ente Parco con la “Bull Car Marine Division” di San Felice Circeo e l’associazione A.S.S.O, (Archeologia, Subacquea, Speleologia e Organizzazione) anch’essa di San Felice Circeo.