SIRACUSA. “Per Siracusa Gerhard Kapitän è un cittadino particolarmente illustre a cui sicuramente andrebbe intitolato un futuro e necessario museo subacqueo a Siracusa”. Così la soprintendente ai Beni Culturali di Siracusa, Beatrice Basile nel ricordare la figura e gli studi dell’archeologo subacqueo tedesco, vissuto a Siracusa e qui scomparso nel 2011. Kapitän dedicò gran parte del suo lavoro al recupero dei reperti archeologici disseminati nei fondali marini in diverse parti del mondo. La sua passione per la ricerca scientifica applicata all’archeologia lo condusse in Sicilia dove, in particolare sulle coste del siracusano applicò, con grande perizia e precisione, le moderne tecniche d’impiego per il recupero, lo studio e la valorizzazione dei reperti archeologici giacenti sui fondali del nostro mare. Fu tra i primi in Italia ad introdurre il concetto di archeologia subacquea con estrema metodicità ma anche in maniera non convenzionale visto il suo contrastante rapporto con le istituzioni. Alla giornata di studio organizzata dalla Soprintendenza ai Beni Culturali di Siracusa in collaborazione ..... CONTINUA A LEGGERE L'ARTICOLO SU INFORMARESICILIA.IT
giovedì 30 gennaio 2014
A trace element study for the provenance attribution of ceramic artefacts: the case of Dressel 1 amphorae from a late-Republican ship (form Journal of Archaeological Science by Giuliana Galli et al.)
Over the millennia, the Mediterranean Sea has represented the
crossroad between civilizations and trade that left important evi-
dence on the seabed. The most frequent artefacts recovered from
underwater archaeological excavations mainly consist of transport
amphorae which represented, in ancient times, the most suitable
vessels for the circulation of trade products. Therefore, a detailed
archaeometric study of such ceramic artefacts can lead to the
acquisition of information on their provenance and to track the
most likely ancient trade routes of ships. This issue has significant
social, economic and cultural implications, as it overcomes lacking
of written sources.
The present contribution focuses on the archaeometric study of
Dressel 1 amphorae (Fig. 1), recovered from a shipwreck ..... READ MORE (pdf file)
sabato 25 gennaio 2014
ISUR: 8th International Symposium on Underwater Research (Procida, Italia, 26-29 marzo 2014)
Si svolgerà a Procida dal 26 al 29 marzo l’ottava edizione dell’ISUR, l’International Symposium on Underwater Research, convegno di archeologia e ricerca subacquea organizzato annualmente dalla GAMA-General Association of Mediterranean Archaeology (l'anno scorso fu a Wroclaw-Polonia, due anni fa ad Antalya in Turchia). L’incontro – rende noto nel suo blog l’archeologo subacqueo Michele Stefanile - si terrà presso la sede della Scuola per l’Alta Formazione dell’Università di Napoli "L’Orientale". Relatori e uditori da Italia, Spagna, Portogallo, Turchia, Polonia, Russia hanno già dato una preadesione; per il programma completo, però, occorrerà attendere il primo marzo e la chiusura della Call for Papers - Call for Posters.
The University of Naples "L'Orientale", with GAMA - General Association on Mediterranean Archaeology and DAN - Divers Alert Network organizes and promotes the 8th International Symposium on Underwater Research. The Symposium is scheduled to be held on March 26-29, 2014 in the fascinating island of Procida (Gulf of Naples-Italy). It aims to foster interaction among all concerned academicians, practitioners and researchers from different disciplines working on underwater sciences and research. Furthermore, it is anticipated to provide a platform for exchange of scientific and technical information and experiences among participants.
The University of Naples "L'Orientale", with GAMA - General Association on Mediterranean Archaeology and DAN - Divers Alert Network organizes and promotes the 8th International Symposium on Underwater Research. The Symposium is scheduled to be held on March 26-29, 2014 in the fascinating island of Procida (Gulf of Naples-Italy). It aims to foster interaction among all concerned academicians, practitioners and researchers from different disciplines working on underwater sciences and research. Furthermore, it is anticipated to provide a platform for exchange of scientific and technical information and experiences among participants.
"QUANDO ALBANO DOMINAVA LE ROTTE DEL VINO" - Articolo di Giuliana Galli (Il Messaggero)
Da Virgilio a Plinio ne avevano scritto
in molti: da 150 anfore recuperate a Ponza ora c'è la conferma della sua diffusione.
I Colli Albani potrebbero riscrivere
la carta dei vini dell'antichità.
O almeno, le rotte del
gusto dell'aristocrazia romana
dei primi secoli avanti Cristo.
Perché la produzione vinicola
di Albano, nel cuore dei Castelli
Romani, potrebbe davvero
aver dominato il mercato del Mediterraneo
in età repubblicana.
Affermazione non da poco, visto
che il vino Albano era noto solo
dalle fonti, non godeva di fama
dai sornmelier, e la sua produzione
non era stata confermata da
prove archeologi che. Virgilio,
Properzio, Lucano, Columella,
tutti gli scrittori e poeti latini si
sono espressi sui vini, ma solo
Plinio IlVecchio (23-79 d.C), aveva
affrontato il tema in modo dettagliato
nella sua «Naturalis Hìstoria
». Fu lui a svelare che i vini
migliori contesi dalle tavole patrizie
erano il Cecubo e il Falerno,
entrambi prodotti in area
Campana. L'Albano veniva citato.... CONTINUA A LEGGERE L'ARTICOLO
martedì 14 gennaio 2014
Grotte in mare: messaggi sommersi (dall'ultimo numero di Archeologia Viva)
Le grotte possono
snodarsi nel sottosuolo per decine
e anche centinaia di chilometri
arrivando a profondità vicine
ai duemila metri. Lamaggioranza
di quelle "a grande sviluppo"
sono veri e propri sistemi di sale,
pozzi, cunicoli, meandri, gallerie,
al cui interno simuovono copiose
quantità d'acqua. Un discorso
a sé meritano le grotte sommerse per innalzamento
del livello marino: quelle carsiche,
generate dalla corrosione
delle rocce, ma anche le grotte laviche,
originatesi per lo scorrimento
delle lave e ..... CONTINUA A LEGGERE L'ARTICOLO DI ARCHEOLOGIA VIVA
E' anche disponibile qui l'articolo integrale pubblicato sul numero di giugno 2013 della Rivista della Guardia Costiera
E' anche disponibile qui l'articolo integrale pubblicato sul numero di giugno 2013 della Rivista della Guardia Costiera
Villa dei Quintili: bonifica e scavi (dall'ultimo numero della rivista Archeologia Viva)
Nel corso di sopralluoghi
finalizzati al rinvenimento
di aree sotterranee inesplorate,
un team composto da
speleologi della A.S.S.O. e archeologi
della Soprintendenza
speciale per i Beni archeologici
di Roma è intervenuto sulla
conserva d'acqua sotterranea,
detta Cisterna Mediana, da tempo
completamente sommersa,
all'interno del grande comprensorio
della Villa dei Quintili, al
V miglio dell'Appia Antica. La
cisterna è stata svuotata per.... CONTINUA A LEGGERE L'ARTICOLO DI ARCHEOLOGIA VIVA
A questo link è disponibile la relazione sull'operazione della Villa dei Quintili, una galleria fotografica e il servizio di Alfredo Di Giovampaolo del TG3 Lazio (luglio 2013)
A questo link è disponibile la relazione sull'operazione della Villa dei Quintili, una galleria fotografica e il servizio di Alfredo Di Giovampaolo del TG3 Lazio (luglio 2013)
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