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 A.S.S.O. è una organizzazione no profit operante da 35 anni. Si occupa di ricerca scientifica, individuazione, studio e valorizzazione di beni culturali e naturalistici sommersi, sotterranei ed emersi; della diffusione della cultura sul patrimonio naturale ed archeologico mediante ricerche e attività operative condotte con Università, Soprintendenze, Istituti di ricerca, Centri Culturali nazionali ed esteri attraverso progetti, convegni, scavi, rilevamenti, congressi, mostre, collaborazioni esterne, filmati, seminari, realizzazioni multimediali, pubblicazioni. Sviluppa, in proprio ed in partnership con soggetti nazionali ed esteri, progetti nazionali ed internazionali di ricerca scientifica e di crescita socioeconomica. A.S.S.O., direttamente o attraverso i suoi soci, è rappresentata e accreditata presso numerose realtà del mondo istituzionale, scientifico, tecnico ed archeologico. Opera anche come consulente di diversi Comuni italiani, Università, Soprintendenze, CNR e Parchi Archeologici per ricerche e prospezioni presso ambienti archeologici sotterranei o archeologiche subacquee, per riprese aeree ed elaborazioni topografiche di prossimità e oltre che per progetti di valorizzazione di ipogei, aree sommerse, zone archeologiche e beni culturali o naturalistici.

domenica 10 gennaio 2010

IN SARDEGNA LA SCUOLA NAZIONALE SPELEOSUBACQUEA DELLA S.S.I.

Grazie alla competenza e alla tenacia di Leo Fancello e del suo gruppo si è finalmente riusciti in una impresa sognata da tempo! La costituzione del Centro di Istruzione della Scuola Nazionale di Speleologia Subacquea della Società Speleologica Italiana presso la sorgente di Su Gologone e la Grotta di Sa Oche in Sardegna. Un passo fondamentale per lo sviluppo delle attività formative ed esplorative, nazionali ed internazionali, in ambito speleosubacqueo.Ma lasciamo a Leo il compito di annunciare questa splendida notizia dalle pagine del numero 61 di "Speleologia", la rivista della Società Speleologica Italiana. Nel frattempo gli speleosub, e amici, della A.S.S.O. non possono che aggiungersi ai numerosi complimenti e minacciarlo di una loro prossima incursione in terra sarda.

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