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 A.S.S.O. è una organizzazione no profit operante da 35 anni. Si occupa di ricerca scientifica, individuazione, studio e valorizzazione di beni culturali e naturalistici sommersi, sotterranei ed emersi; della diffusione della cultura sul patrimonio naturale ed archeologico mediante ricerche e attività operative condotte con Università, Soprintendenze, Istituti di ricerca, Centri Culturali nazionali ed esteri attraverso progetti, convegni, scavi, rilevamenti, congressi, mostre, collaborazioni esterne, filmati, seminari, realizzazioni multimediali, pubblicazioni. Sviluppa, in proprio ed in partnership con soggetti nazionali ed esteri, progetti nazionali ed internazionali di ricerca scientifica e di crescita socioeconomica. A.S.S.O., direttamente o attraverso i suoi soci, è rappresentata e accreditata presso numerose realtà del mondo istituzionale, scientifico, tecnico ed archeologico. Opera anche come consulente di diversi Comuni italiani, Università, Soprintendenze, CNR e Parchi Archeologici per ricerche e prospezioni presso ambienti archeologici sotterranei o archeologiche subacquee, per riprese aeree ed elaborazioni topografiche di prossimità e oltre che per progetti di valorizzazione di ipogei, aree sommerse, zone archeologiche e beni culturali o naturalistici.

giovedì 5 luglio 2012

Linee guida per la sicurezza nelle immersioni in grotta" elaborate dal CNSAS (dal giornale della Protezione Cvile)


Il Corpo Nazionale Soccorso Alpino e Speleologico (CNSAS) attraverso la propria Commissione Speleo-Subacquea e la propria Scuola Nazionale Tecnici di Soccorso Speleosubacqueo - le due strutture del CNSAS cui sono demandate le operazioni in ambiente confinato ed allagato - ritiene importante offrire all'opinione pubblica ed agli operatori del settore alcune fondamentali linee guida maturate nel corso di 50 anni di esperienza nella prevenzione e nel soccorso medicalizzato agli infortunati in ambiente ostile.

"Il soccorso speleologico - spiega Roberto Carminucci Coordinatore Commissione Comunicazione e Documentazione del CNSAS - già dalla sua costituzione nel 1965, si è occupato delle grotte aeree e di quelle subacquee sia per il soccorso che per la prevenzione, in aderenza a quelli che sono i compiti istituzionali assegnati al CNSAS dallo Stato.

Nel 1984 è stata costituita la Commissione Speleo-Subacquea (Com Sub), un organismo specialistico ed operativo con il compito principale della prevenzione e del soccorso in ambiente confinato ed allagato (grotte subacquee ed altri ambienti sommersi). Sulla base dell'esperienza come speleosubacquei e speleosoccorritori dei componenti della Com Sub e del patrimonio di conoscenze acquisite e maturate dal CNSAS sulla base di un trentennio di operazioni di soccorso e di analisi degli incidenti avvenuti in grotte subacquee in Italia e in tutta Europa, sono state elaborate e sintetizzate 20 regole per affrontare le immersioni in grotta in piena sicurezza. Queste regole di sicurezza sono state recepite e pienamente accettate dalla comunità speleosubacquea internazionale, sono state messe alla prova nel corso di innumerevoli esercitazioni ed interventi e sono offerte dal CNSAS a tutti gli interessati. Queste regole pratiche sono volte ad eliminare tutte quelle situazioni di potenziale pericolo che purtroppo hanno generato e generano incidenti. Anche se al momento non è stata ancora pienamente chiarita la dinamica del recente incidente costato la vita a 4 subacquei nella Grotta degli Occhi di Palinuro, dall' analisi di precedenti eventi analoghi emerge chiaramente che la causa risiede sempre nella mancata osservazione di uno o più dei principi indicati dalle regole di sicurezza.La mancata applicazione di corrette metodologie, l' utilizzo di materiali inadeguati, la mancanza di preparazione e di esperienza costituiscono una situazione potenziale di grave pericolo.

Nonostante il progresso tecnico e l'evoluzione dei materiali in tutti questi anni, le regole e i metodi per utilizzare quelle tecniche e quei materiali restano ancor oggi valide perché quelle raccomandazioni sono basilari per la sicurezza di chi, per diletto o per lavoro, opera in ambiente speleosubacqueo".

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