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sabato 24 giugno 2017

BLUEMED Project: Research and innovation initiative for blue jobs and growth in the Mediterranean area


Si è tenuto a Roma il primo evento nazionale del progetto Bluemed, coordinato dal Cnr e finanziato dalla Ue con circa 3 milioni di euro nell’ambito del programma Horizon 2020. 

Bluemed vede la partecipazione di 11 partner internazionali e mira a supportare la cosiddetta Blue economy. 

“L’economia blu è un nuovo modo di guardare all’economia del mare, prendendo in considerazione tutte le attività umane in ambiente marino, sia per la ricerca di risorse, sia per la creazione di infrastrutture o per la conservazione del patrimonio culturale”, spiega Fabio Trincardi, direttore del Dipartimento Scienze del Sistema Terra e Tecnologie per l’Ambiente del Cnr. 

Il progetto Bluemed prevede lo sviluppo e l’implementazione effettiva e operazionale della BLUEMED Strategic Research and Innovation Agenda (SRIA) mediante l’applicazione concreta delle sue linee guida. Il progetto ha come prerogativa quella di facilitare le condizioni, nel Bacino Mediterraneo, per un effettivo coordinamento a lungo termine delle attività di ricerca e di innovazione marine e marittime, consolidando i network di ricerca e implementando i meccanismi essenziali che lo costituiranno e che verranno rafforzati anche dopo la conclusione del progetto.

A questo link il video di presentazione del progetto: http://www.cnrweb.tv/il-progetto-bluemed-per-leconomia-del-mare/

3-7 luglio 2017, Atene, Workshop sulla gestione, conservazione e valorizzazione di un parco archeologico sommerso.


L'Istituto Superiore per la Conservazione ed il Restauro (ISCR), in collaborazione con i partner del progetto europeo BLUEMED, organizza un workshop dedicato alla conservazione e valorizzazione dei parchi archeologici sommersi, che si svolgerà nella splendida cornice della Scuola Archeologica di Atene e la villa romana sommersa di Epidauro. 

Come gestire un parco archeologico sommerso? Quali sono le azioni da programmare per conservare e valorizzare il patrimonio culturale sommerso? Un’occasione per discutere questi argomenti e condividere la pluriennale esperienza dell’ISCR con la Soprintendenza del Mare del Ministero della Cultura Greco sarà il workshop che si terrà dal 3 al 7 luglio 2017 ad Atene ed Epidauro. 

L’iniziativa è organizzata dall’ISCR, partner insieme ad altre istituzioni europee, del progetto BLUEMED (Plan, test and coordinate Underwater Museums, Diving Parks and Knowledge Awareness Centres in order to support sustainable and responsible tourism development and promote Blue growth in coastal areas and islands of the Mediterranean). 

Il workshop dal titolo “In situ conservation of underwater ancheological sites: methods and case studies” sarà articolato in una sessione teorica ospitata nella sede della Scuola Archeologica di Atene, diretta dal Prof. Emanuele Papi, ed in una sessione pratica nella villa romana sommersa di Epidauro, nella regione di Argolide nel Golfo Saronico. 

I resti sommersi dell’antica Epidauro si trovano ad una profondità di due metri. Le installazioni del porto antico sono costituite da due moli adiacenti ad una villa romana. Le strutture si trovano oggi sott’acqua a causa di fenomeni di innalzamento del livello del mare che si sono verificati nel corso dei secoli. Tale iniziativa vedrà personale dell’ISCR e collaboratori esterni impegnati in attività teorico-pratiche relative alla documentazione e conservazione del patrimonio culturale sommerso, al biodeterioramento dei manufatti sommersi, alle tecniche di restauro subacqueo ed alle nuove tecnologie per la valorizzazione dei beni culturali sommersi. 

Il gruppo di lavoro, coordinato dall’archeologa Barbara Davidde, comprende Marco Ciabattoni, funzionario diagnosta e i collaboratori esterni Riccardo Mancinelli, restauratore subacqueo, Fabio Bruno, ingegnere, Gabriele Gomez de Ayala, esperto di documentazione 3D, Carlotta Sacco Perasso, diagnosta subacqueo, Kalliope Schistocheili, archeologa subacquea. 

Al Workshop parteciperanno il direttore dell’EEA, Dr. Aggeliki G. Simosi, alcuni restauratori e archeologi dell’Eforia Enalion Archaeotiton, tra cui l’archeologa Dr. Panagiota Galiatsatou, responsabile del sito di Epidauro. Alle lezioni teoriche e alle esercitazioni in situ parteciperanno anche alcuni studenti laureandi della Scuola di Restauro con esperienza nelle ricerche di archeologia subacquea. 

lunedì 5 giugno 2017

CONVEGNO "Cavità di origine antropica, modalità d’indagine, aspetti di catalogazione, analisi della pericolosità, monitoraggio e valorizzazione" - Call for abstract scadenza 31 agosto 2017

CONVEGNO
Cavità di origine antropica, modalità d’indagine, aspetti di catalogazione, analisi della pericolosità, monitoraggio e valorizzazione 
1 dicembre 2017, Sala Convegni del CNR, P.le Aldo Moro, Roma 

Call for abstracts: Scadenza 31 agosto 2017




giovedì 1 giugno 2017

Le prime immagini della cisterna di San Felice Circeo


Ecco le prime immagini video dell'esplorazione e rilievo della cisterna antica di piazza San Francesco a San Felice Circeo effettuate dai subacquei della A.S.S.O. nel mese di aprile.
Le suggestive formazioni in galleggiamento sul pelo dell'acqua che sembrano quasi ghiaccio, sono in realtà cristalli di calcare in sospensione formati dall'acqua ricca di calcio che dell'acquedotto antico alimenta la cisterna.

Nelle prossime settimane la cisterna sarà momentaneamente svuotata per verificare l’eventuale presenza sul fondo di reperti, tipo monete, anfore o altro. Al termine delle operazioni, il serbatoio si riempirà nuovamente grazie all’acqua della sorgente ancora attiva convogliata dalle antiche condotte romane. L’acqua è la stessa che sgorga dalla fontanella del convento, tra via Garibaldi e piazza Mazzini.