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 A.S.S.O. è una organizzazione no profit operante da 35 anni. Si occupa di ricerca scientifica, individuazione, studio e valorizzazione di beni culturali e naturalistici sommersi, sotterranei ed emersi; della diffusione della cultura sul patrimonio naturale ed archeologico mediante ricerche e attività operative condotte con Università, Soprintendenze, Istituti di ricerca, Centri Culturali nazionali ed esteri attraverso progetti, convegni, scavi, rilevamenti, congressi, mostre, collaborazioni esterne, filmati, seminari, realizzazioni multimediali, pubblicazioni. Sviluppa, in proprio ed in partnership con soggetti nazionali ed esteri, progetti nazionali ed internazionali di ricerca scientifica e di crescita socioeconomica. A.S.S.O., direttamente o attraverso i suoi soci, è rappresentata e accreditata presso numerose realtà del mondo istituzionale, scientifico, tecnico ed archeologico. Opera anche come consulente di diversi Comuni italiani, Università, Soprintendenze, CNR e Parchi Archeologici per ricerche e prospezioni presso ambienti archeologici sotterranei o archeologiche subacquee, per riprese aeree ed elaborazioni topografiche di prossimità e oltre che per progetti di valorizzazione di ipogei, aree sommerse, zone archeologiche e beni culturali o naturalistici.

sabato 10 marzo 2018

Sperlonga, dalla spiaggia riemerge un bellissimo capitello greco

Un’importante scoperta archeologica è avvenuta questa mattina sulla spiaggia di Sperlonga, dove nei pressi della Grotta di Tiberio è stato recuperato un capitello romano. Il reperto è stato ritrovato ieri mattina da alcuni pescatori del luogo, che hanno informato le autorità competenti. Le delicate operazioni di scavo e recupero sono state effettuate dai tecnici della nostra Onlus A.S.S.O. sotto la direzione del responsabile territoriale, archeologo della Soprintendenza ai beni culturali, Francesco Di Mario, e dell’assessore Stefano D’Arcangelo, della portavoce del Comune di Sperlonga Irene Chinappi, e del delegato Franco De Fabritiis.

“Riteniamo che l’evento sia importante non solo per il singolo capitello quanto per l’ulteriore testimonianza dell’enorme quantità di reperti romani giacenti nei pressi di quel luogo e della necessità di promuovere scavi subacquei”, ha dichiarato la portavoce Chinappi. Secondo le prime informazioni, si tratterebbe di un capitello di origine greca, di un metro di diametro, di fattura piuttosto rara, databile intorno al 40 a.C. e che potrebbe appartenere alla Villa di Tiberio sita nelle vicinanze.


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