Il paradosso che viene evidenziato dalla curatrice della mostra, Franca Cibecchini, costituisce insieme un motivo di riflessione ma anche l'indiretta motivazione che è stata anteposta alla realizzazione del percorso espositivo sull'archeologia subacquea in Corsica e cioè il fatto che proprio la ricchezza e la varietà del patrimonio archeologico sommerso censito fino a questo momento e proveniente per l'appunto alle acque di quest'isola, non era stato ancora oggetto di nessuna forma di "restituzione" al grande pubblico ed era rimasto trop long temps invisible.
Questo dato inoltre assume un contrasto maggiore se messo in rapporto alla data di fondazione del Departement des Recherches Archeologiques Subacquatiques et Sous Marine (DRASSM), organo ministeriale francese che a partire dal 1966 ha operato nell'ambito della ricerca, della salvaguardia e della conoscenza e tutela del patrimonio archeologico subacqueo nazionale.
Su questa stessa carenza riflette il direttore del museo di Bastia, Sylvain Gregori, ponendo particolare attenzione sulla denominazione.... CONTINUA A LEGGERE L'ARTICOLO QUI
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