Le ricerche sono condotte dall’Università di Bari e dall’Università di Foggia, in regime di concessione di scavo del Ministero della Cultura, con la collaborazione del Comune di Vieste e con il supporto dell'associazione Asso di Roma. Si parte il 12 luglio
a storia del santuario rupestre di Venere Sosandra, situato sull’isola di Sant’Eufemia, a Vieste, è ancora tutta da indagare e scrivere. Per questo, il sito - di grande interesse storico-archeologico -sarà presto oggetto di una nuova campagna di scavi, in programma dal 12 al 18 luglio.
Le ricerche sono condotte dall’Università di Bari (con Giuliano Volpe) e dall’Università di Foggia (con Danilo Leone, Maria Turchiano, Giuliano De Felice e Valentino Romano), in regime di concessione di scavo del Ministero della Cultura e della Soprintendenza ai Beni Archeologici delle province Foggia – Bat, con la collaborazione del Comune di Vieste e con il prezioso supporto dell'associazione Asso di Roma (con gli speleologi e archeosub Mario Mazzoli, Bernardino Rochi, Marco Vitelli).
“Si tratta di una breve campagna di scavo, della durata di una settimana, che segue una prima indagine effettuata nel 2019, quando furono censite tutte le iscrizioni presenti nella grotta, una cavità ipogea di formazione carsica, che fu prima un santuario pagano dedicato a Venere Sosandra, protettrice del mare e dei marinai; poi un santuario cristiano. In ogni caso, nel volgere dei secoli, la grotta è rimasta punto di riferimento dei marinai che seguivano la tratta adriatica, dal sud della Puglia verso il nord”, spiega a FoggiaToday Danilo Leone.
All’interno della grotta, infatti, sono state individuate, censite e datate numerosissime iscrizioni, che coprono un arco cronologico amplissimo, dal III secolo a.C. fino ..... CONTINUA A LEGGERE SU FOGGIATODAY.IT
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