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mercoledì 10 maggio 2023

CIVITAVECCHIA.... QUEL MUSEO MAI NATO


LETTERA AD UN MUSEO MAI NATO

 ….. Parafrasando un monologo ben più autorevole, immaginiamo una città portuale del litorale laziale, di certo non bellissima, ove facciano scalo molteplici navi da crociera. Nel 2014 viene presentata al Comune, da parte del Laboratorio di Architettura Navale Sperimentale (L.A.N.S.) un’ipotesi progettuale su un Museo di Roma sul mare e sulla navigazione nel mondo antico

I capisaldi sui quali si basava la proposta erano, e sono: 

  1. Il contenuto: finalizzato a celebrare e divulgare il ruolo della città eterna come città marittima e quello meno noto ai più di grande potenza navale dell’antichità. 
  2. I volumi di visita: la costante presenza di croceristi, liberi solo per poche ore, avrebbe consentito alla struttura di avere centinaia di ospiti al giorno sia per libera scelta sia tramite accordi con i Tour Operator e le Compagnie di Navigazione. Roma non possiede nulla che ne celebri le gesta sul mare come, ad esempio, quelli delle sue navi commerciali e militari che operarono non solo in tutto il Mare Nostrum ma anche nel Mare del Nord, nel Golfo Persico, negli oceani Atlantico e Indiano. 
  3. Il contenitore: la torre del forte Michelangelo che sorge sul porto, assegnata al Comune da parte delle Guardia Costiera, versava e versa in stato di totale abbandono. 
  4. Il finanziamento: nessun onere sarebbe stato a carico del Comune aggiuntivo all’uso della torre in cambio della messa in sicurezza, dell’allestimento e gestione del sito da parte del LANS, notoriamente riconosciuto come organizzazione no profit competente in materia. 

Dal 2014 in poi ci vorrebbero troppe pagine solo per accennare alle giravolte, ai contatti con i perdigiorno, all’assegnazione della torre al LANS nel 2019; al disinteresse della corrente Amministrazione Comunale; alle decine di iterazioni seguite alla installazione, sempre del 2019, di attrezzature, plastici, ricostruzioni di macchine e mezzi navali, pannelli; alle molteplici manifestazioni di interesse da parte di sponsor oltre a quella della Soprintendenza Nazionale per il Patrimonio Culturale Subacqueo. 

Dopo otto anni, la situazione kafkiana registra quanto segue. Il museo è allestito e chiuso. Nella struttura sono posizionate numerose opere del LANS di grande pregio scientifico e divulgativo: macchine per la navigazione, pompe di sentina, ricostruzioni di scafi antichi, modelli, plastici, macchine da guerra. 

La torre è in abbandono ed è resa inaccessibile dal Comune che impedisce addirittura la manutenzione delle installazioni e l’accesso per la visione a organizzazioni televisive, scientifiche, alla comunità locale e agli operatori economici. 

Dopo una reiterata latitanza, solo recentemente la corrente Municipalità accampa problemi burocratici per giustificare l’impossibilità di assegnare l’area al LANS nonostante la presenza di diverse opportunità formali e sostanziali per concretizzare anche una partnership pubblico-privato. La situazione economica locale avrebbe sempre più bisogno di iniziative a sostegno di un’occupazione regolare scevra da impatti di tipo sociale o ambientale. 

I croceristi continuano a vagare senza meta per la città, che nulla offre loro per le poche ore di libertà concesse dall’imbarco. 

Arroganza? Incompetenza? Altri obiettivi? Nessuna voglia di affrontare con un lavoro di gruppo una banale sfida per lo sviluppo? Non è chiaro. 

Appare invece sin troppo chiaro il suicidio sociale e culturale in corso. 

Mario (Maz) Mazzoli (Direttore Generale A.S.S.O. Archeologia, Subacquea, Speleologia e Organizzazione Associazione Riconosciuta e Ente del Terzo Settore)

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