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 A.S.S.O. è una organizzazione no profit operante da 35 anni. Si occupa di ricerca scientifica, individuazione, studio e valorizzazione di beni culturali e naturalistici sommersi, sotterranei ed emersi; della diffusione della cultura sul patrimonio naturale ed archeologico mediante ricerche e attività operative condotte con Università, Soprintendenze, Istituti di ricerca, Centri Culturali nazionali ed esteri attraverso progetti, convegni, scavi, rilevamenti, congressi, mostre, collaborazioni esterne, filmati, seminari, realizzazioni multimediali, pubblicazioni. Sviluppa, in proprio ed in partnership con soggetti nazionali ed esteri, progetti nazionali ed internazionali di ricerca scientifica e di crescita socioeconomica. A.S.S.O., direttamente o attraverso i suoi soci, è rappresentata e accreditata presso numerose realtà del mondo istituzionale, scientifico, tecnico ed archeologico. Opera anche come consulente di diversi Comuni italiani, Università, Soprintendenze, CNR e Parchi Archeologici per ricerche e prospezioni presso ambienti archeologici sotterranei o archeologiche subacquee, per riprese aeree ed elaborazioni topografiche di prossimità e oltre che per progetti di valorizzazione di ipogei, aree sommerse, zone archeologiche e beni culturali o naturalistici.

venerdì 11 ottobre 2024

XIV FESTIVAL DELLA COMUNICAZIONE E DEL CINEMA ARCHEOLOGICO: A Licodia Eubea la settima arte al servizio di un patrimonio da salvare


La cittadina calatina dal 9 al 13 ottobre è quartiere generale del Festival della Comunicazione e del Cinema archeologico che, giunto alla XIV edizione, ha l'ambizione di comunicare l'importanza del patrimonio culturale e della sua tutela ad un pubblico sempre più ampio e giovane. I direttori artistici Alessandra Cilio e Lorenzo Daniele: «Abbiamo l'obbligo morale di proteggerlo e di consegnarlo alle future generazioni attraverso un linguaggio consono» Sabato 19 ottobre, a Chiaramonte Gulfi, la giornata dedicata al cinema documentaristico siciliano.


Licodia Eubea (Ct), da mercoledì 9 a domenica 13 ottobre 2024 e a Chiaramonte Gulfi (Rg), sabato 19 ottobre 2024 

Il Festival della Comunicazione e del Cinema Archeologico di Licodia Eubea nasce con l'obiettivo di promuovere la salvaguardia e la valorizzazione del patrimonio culturale attraverso il cinema, avvicinando soprattutto i giovani a queste tematiche. Licodia Eubea, cittadina con una profonda eredità archeologica, diventa il centro di un'iniziativa che punta a comunicare l'importanza del patrimonio culturale, sottolineando la sua tutela e memoria. 

Gli ideatori del festival sono Alessandra Cilio e Lorenzo Daniele, rispettivamente archeologa-sceneggiatrice e regista-autore. Da 14 anni, Cilio e Daniele portano avanti questa iniziativa, nata grazie alla collaborazione tra le associazioni culturali ArcheoVisiva e Archeoclub di Licodia Eubea “Mario Di Benedetto”, con l’intento di utilizzare il cinema per raccontare l'archeologia e il patrimonio culturale. 

L'edizione 2024, la XIV del festival, è rappresentata da un'immagine simbolica: un elmo dorato decorato da foglie scure, ideato dall'illustratore Pierluigi Longo. Questo elmo, ispirato a motivi antichi, rappresenta la continuità tra passato e presente e invita il pubblico a riflettere sul rapporto tra storia e modernità. I direttori artistici sottolineano l'importanza di proteggere il patrimonio culturale dalla dimenticanza e di trasmetterlo alle future generazioni. Per farlo, è fondamentale utilizzare un linguaggio adatto che renda comprensibile e affascinante il lavoro degli archeologi al grande pubblico. Questo è il motivo per cui il festival si arricchisce di altre attività, oltre al cinema, come incontri con specialisti, mostre e workshop. 


L’edizione 2024 del festival, sostenuta da enti come la Sicilia Film Commission e il MIC - Direzione generale Cinema e audiovisivo, si svolgerà a Licodia Eubea dal 9 al 13 ottobre, con una speciale finestra a Chiaramonte Gulfi (Rg) il 19 ottobre dedicata al cinema documentaristico siciliano. Durante il festival saranno proiettati 40 film, di cui 4 fuori concorso, provenienti da ogni parte del mondo. L’inaugurazione si terrà presso il Teatro della Legalità il 9 ottobre alle ore 17, con la partecipazione dei direttori artistici, delle autorità locali e di Donatella Irene Aprile , Soprintendente dei Beni culturali di Catania. Subito dopo, si aprirà la mostra fotografica “Nescienza” dell’artista sperimentale Daniele Cascone , presso l’ex chiesa di San Benedetto e Santa Caterina. 

Uno degli aspetti distintivi del festival è il suo forte legame con il territorio. Licodia Eubea, un piccolo centro periferico della provincia di Catania, viene presentata come un luogo ricco di bellezze archeologiche, naturalistiche e paesaggistiche. Il festival mira a valorizzare questa area attraverso attività culturali che coinvolgono non solo il cinema, ma anche il turismo e l’enogastronomia. Tra le attività previste ci sono passeggiate, aperitivi con prodotti locali e incontri con le delegazioni artistiche dei film in concorso. Un evento centrale del festival sarà l’incontro “Le grotte di Licodia Eubea. Ricerca, tutela e valorizzazione di un territorio” , previsto per il 10 ottobre . Parteciperanno esperti come Maria Turco (funzionaria archeologa), Orazio Palio (docente di Preistoria e Protostoria) e Antonio Barone , autore ed esperto Pnrr per i beni culturali di Licodia Eubea.
 
Il festival non si limita alle proiezioni cinematografiche. Sabato 12 ottobre , ci sarà l’incontro “Mo(n)stre. Ironia e comunicazione del patrimonio culturale” , con Fabrizio Federici , storico dell’arte e noto fenomeno social. Federici racconta il patrimonio culturale con ironia attraverso il suo profilo Mo(n)stre , utilizzando meme e giochi di parole. Domenica 13 ottobre , prima della cerimonia di premiazione, si terrà una tavola rotonda dal titolo “Rubare il passato. Tombaroli, ladri e cacciatori di tesori: il reale e immaginario” , con la partecipazione di Tsao Cevoli (direttore della rivista Archeomafie), Dania Mondini (giornalista Rai), Lidia Vignola (archeologa e presidente dell’Osservatorio Internazionale Archeomafie) e Serena Raffiotta , che modererà l’incontro. 

Il cuore del festival rimangono le proiezioni cinematografiche. I film in concorso provengono da Francia, Italia, Spagna, Portogallo, Polonia, Svizzera, Grecia, Turchia, Bulgaria e persino Cina . Di particolare rilievo sono 24 film in prima regionale , 6 in prima nazionale e 4 in prima assoluta . Alla fine delle cinque giornate, verranno assegnati tre premi: 1. Premio “Archeoclub d’Italia” , al film più apprezzato dal pubblico. 2. Premio “ArcheoVisiva” , assegnato da una giuria internazionale di qualità composta da Massimo D’Alessandro (autore e regista), Giulia Iannello (project manager di Magma – mostra di cinema breve), Maria Turco (funzionaria archeologa) e Vasileios Loules (regista greco). 3. Premio “Antonino Di Vita” , dedicato al famoso archeologo e assegnato a un professionista che ha contribuito alla promozione del patrimonio culturale. 

Per la prima volta, il Festival della Comunicazione e del Cinema Archeologico si espanderà oltre Licodia Eubea, con un evento speciale a Chiaramonte Gulfi il 19 ottobre . Presso il Teatro Leonardo Sciascia , verranno proiettati tre film, tra cui “Terramatta. Il Novecento siciliano di Vincenzo Rabito analfabeta siciliano” , diretto da Costanza Quatriglio , regista palermitana, che sarà presente per un dibattito con il pubblico. Oltre a questo, saranno proiettati “Anima Insulae” di Lorenzo Daniele e “Nothing holier than a dolphin” di Isabella Margara . La giornata si concluderà con la presentazione del libro “Terroir. Metafisica del territorio (e del vino)” di Cristian Aiello e Antonella Giardina .

Il Festival della Comunicazione e del Cinema Archeologico di Licodia Eubea continua a crescere e a consolidarsi come uno dei più importanti eventi dedicati alla comunicazione del patrimonio culturale e archeologico. Grazie all'impegno di Alessandra Cilio e Lorenzo Daniele, il festival attira sempre più l'attenzione del pubblico e degli esperti del settore. L’edizione 2024 promette di offrire un’ampia gamma di contenuti culturali, rafforzando il legame tra cinema, archeologia e promozione del territorio.

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