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 A.S.S.O. è una organizzazione no profit operante da 35 anni. Si occupa di ricerca scientifica, individuazione, studio e valorizzazione di beni culturali e naturalistici sommersi, sotterranei ed emersi; della diffusione della cultura sul patrimonio naturale ed archeologico mediante ricerche e attività operative condotte con Università, Soprintendenze, Istituti di ricerca, Centri Culturali nazionali ed esteri attraverso progetti, convegni, scavi, rilevamenti, congressi, mostre, collaborazioni esterne, filmati, seminari, realizzazioni multimediali, pubblicazioni. Sviluppa, in proprio ed in partnership con soggetti nazionali ed esteri, progetti nazionali ed internazionali di ricerca scientifica e di crescita socioeconomica. A.S.S.O., direttamente o attraverso i suoi soci, è rappresentata e accreditata presso numerose realtà del mondo istituzionale, scientifico, tecnico ed archeologico. Opera anche come consulente di diversi Comuni italiani, Università, Soprintendenze, CNR e Parchi Archeologici per ricerche e prospezioni presso ambienti archeologici sotterranei o archeologiche subacquee, per riprese aeree ed elaborazioni topografiche di prossimità e oltre che per progetti di valorizzazione di ipogei, aree sommerse, zone archeologiche e beni culturali o naturalistici.

lunedì 22 agosto 2011

USA, New York. Ground Zero svela un secondo relitto del XVIII secolo (da ArcheoRivista)

La squadra di ricercatori, diretta da Michael Pappalardo, che opera a Ground Zero, a Manhattan, ha portato alla luce nuovi resti di un relitto databile al diciottesimo secolo già scoperto nel luglio 2010. Gli archeologi hanno ritrovato una parte della prua dell’imbarcazione, costituita da diverse decine di reperti lunghi pochi metri e larghi meno di mezzo metro. Il direttore degli scavi è membro dell’AKRF, società autorizzata dall’Autorità Portuale di New York e New Jersey a studiare le testimonianze archeologiche che potevano essere scoperte nel corso dei lavori di costruzione di Ground Zero, dove prima dell’attacco dell’11 settembre si stagliava il World Trade Center.
In base ai primi studi sui resti dell’imbarcazione, conservatisi per oltre duecento anni nella zona meridionale di Manhattan, si tratta di una nave commerciale e non militare, presumibilmente trasportava persone o beni al largo dell’Hudson. Si pensa anche che l’imbarcazione effettuasse anche viaggi nel Caribe perché nel legno esaminato sono stati individuati parassiti caratteristici di queste acque.
Adesso i nuovi resti verranno trasferiti al Centro di Conservazione e Archeologia Marittima del Texas dove saranno esaminati e restaurati fino a quando le autorità newyorchesi sceglieranno ... CONTINUA A LEGGERE L'ARTICOLO SU ARCHEORIVISTA.IT

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