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 A.S.S.O. è una organizzazione no profit operante da 35 anni. Si occupa di ricerca scientifica, individuazione, studio e valorizzazione di beni culturali e naturalistici sommersi, sotterranei ed emersi; della diffusione della cultura sul patrimonio naturale ed archeologico mediante ricerche e attività operative condotte con Università, Soprintendenze, Istituti di ricerca, Centri Culturali nazionali ed esteri attraverso progetti, convegni, scavi, rilevamenti, congressi, mostre, collaborazioni esterne, filmati, seminari, realizzazioni multimediali, pubblicazioni. Sviluppa, in proprio ed in partnership con soggetti nazionali ed esteri, progetti nazionali ed internazionali di ricerca scientifica e di crescita socioeconomica. A.S.S.O., direttamente o attraverso i suoi soci, è rappresentata e accreditata presso numerose realtà del mondo istituzionale, scientifico, tecnico ed archeologico. Opera anche come consulente di diversi Comuni italiani, Università, Soprintendenze, CNR e Parchi Archeologici per ricerche e prospezioni presso ambienti archeologici sotterranei o archeologiche subacquee, per riprese aeree ed elaborazioni topografiche di prossimità e oltre che per progetti di valorizzazione di ipogei, aree sommerse, zone archeologiche e beni culturali o naturalistici.

mercoledì 18 gennaio 2012

Nave COSTA CONCORDIA: IN AZIONE GLI SPELEOSUB DEL CNSAS (fonte: Giornale della Protezione Civile)

Gli speleosubacquei del CNSAS (Centro Nazionale di Soccorso Alpino e Speleologico) si sono immersi oggi, martedì 17 gennaio, alle 17,30 e per due ore hanno scandagliato corridoi e locali allagati della Costa Concordia, naufragata all'Isola del Giglio la sera di venerdì 13 gennaio u.s.

Dai dati finora comunicati la visibilità in acqua è molto scarsa a causa di numerosi detriti di varia origine presenti in sospensione. Sulla base dei risultati di questa prima immersione saranno pianificati gli interventi successivi, per i quali il CNSAS ha avuto l'autorizzazione anche all'operatività notturna.   Nella mattina gli incursori della Marina Militare avevano aperto dei varchi di accesso facendo saltare con cariche di esplosivo alcune vetrate. Da uno di questi varchi collocato circa a metà della nave gli speleosub oggi pomeriggio hanno effettuato una prima penetrazione per verificare la situazione ambientale.  Gli specialisti del CNSAS sono stati attivati dal Dipartimento della Protezione Civile, su richiesta della prefettura di Grosseto per la specifica capacità di questi tecnici speleosubacquei di operare in immersione in ambienti confinati e con scarsa visibilità. A coordinare le operazioni degli speleosub il Presidente nazionale del CNSAS Pier Giorgio Baldracco e il Responsabile nazionale del Soccorso speleologico Corrado Camerini . 

Gli speleosub utilizzano due gommoni d'appoggio messi a disposizione dal DPC e assegnati alle associazioni FIAS (Federazione Italiana Attività Subacquea) di Alessandria e Angeli Neri di Cesena.  Sul posto sono presenti diciotto speleosub provenienti da tutta Italia, con il supporto operativo di oltre venti tecnici del CNSAS.   ACCEDI AL SITO UFFICIALE DEL CNSAS

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