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 A.S.S.O. è una organizzazione no profit operante da 35 anni. Si occupa di ricerca scientifica, individuazione, studio e valorizzazione di beni culturali e naturalistici sommersi, sotterranei ed emersi; della diffusione della cultura sul patrimonio naturale ed archeologico mediante ricerche e attività operative condotte con Università, Soprintendenze, Istituti di ricerca, Centri Culturali nazionali ed esteri attraverso progetti, convegni, scavi, rilevamenti, congressi, mostre, collaborazioni esterne, filmati, seminari, realizzazioni multimediali, pubblicazioni. Sviluppa, in proprio ed in partnership con soggetti nazionali ed esteri, progetti nazionali ed internazionali di ricerca scientifica e di crescita socioeconomica. A.S.S.O., direttamente o attraverso i suoi soci, è rappresentata e accreditata presso numerose realtà del mondo istituzionale, scientifico, tecnico ed archeologico. Opera anche come consulente di diversi Comuni italiani, Università, Soprintendenze, CNR e Parchi Archeologici per ricerche e prospezioni presso ambienti archeologici sotterranei o archeologiche subacquee, per riprese aeree ed elaborazioni topografiche di prossimità e oltre che per progetti di valorizzazione di ipogei, aree sommerse, zone archeologiche e beni culturali o naturalistici.

venerdì 30 maggio 2014

DRONI CHE VOLANO SULLA STORIA


L’impiego di aeromobili a pilotaggio remoto sta cambiando il modo di documentare il territorio in modo agile ed economico anche per quanto riguarda le aree e i monumenti archeologici. (di Mario Mazzoli - A.S.S.O. Onlus)

L’archeologo, il geografo, il geologo e altri specialisti spendono molto del loro impegno per procurarsi immagini. Foto in proprio, ortofoto, foto aeree, dettagli, riprese tramite palloni frenati e filmati presentano caratteristiche proprie dovute al mezzo di ripresa e alla situazione nella quale sono state realizzati; raramente si prestano a più usi. Ecco perché, da quando abbiamo cominciato a proporre l’utilizzo di droni (aeromobili a pilotaggio remoto o APR), le esperienze si sono moltiplicate a velocità impressionante. L’uso di questi velivoli presenta un rischio contenuto e consente molteplici opportunità. Ci riferiamo però a un impiego professionale, sfatando il mito che basti un corso di pilotaggio e l’acquisto di un bel drone per fare un lavoro credibile, quando ciò sarebbe sufficiente solo per giocare. Un risultato concreto – e fruibile anche dalla comunità scientifica – è invece condizionato da un complesso insieme di hardware, software e capacità del pilota che va continuamente aggiornato, bilanciato (spesso in loco) e che non s’improvvisa. Vale la pena citare Leonardo da Vinci: «Coloro che si innamorano della pratica senza scienza sono come il pilota che sale su una nave senza timone né bussola: questa non avrà mai sicurezza ovunque vada. Sempre la pratica deve essere costruita sulla buona teoria»...... CONTINUA A LEGGERE L'ARTICOLO




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