A distanza di circa venti anni dall'avvio dei lavori ancora non si conosce
la data di apertura del Museo
Nazionale di Archeologia Subacquea
dell' Alto Adriatico di Grado. Per chi non
ricordasse la storia di questo progetto, agli
inizi degli anni Novanta il Ministero per i
Beni e le Attività Culturali decise di istituire
nella cittadina un importante Museo
che avrebbe accolto i reperti archeologici
provenienti dal mare, ed in primis lo scafo
e il carico del relitto romano di Grado (Il
sec. d.C.) il cui scavo era in corso. La nave
meritava senz'altro un significativo intervento
di musealizzazione, sia per
l'interessante dotazione di bordo, sia per il
carico, che offre un quadro eccezionale
delle rotte mediterranee - conserve di
pesce trasportate in oltre 600 anfore riutilizzate,
provenienti da varie province, ... CONTINUA A LEGGERE L'ARTICOLO
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