Progetto UnderwaterMuse - “Immersive Underwater Museum Experience for a wider inclusion”
Programma Interreg V-A Italy-Croatia 2014-2020
Progetto pilota “Torre Santa Sabina 2020.
L’approdo ritrovato”
07-30 settembre 2020 – Baia dei Camerini
(Torre Santa Sabina, Carovigno – Brindisi)
Sono riprese in questi giorni, e proseguiranno per tutto il mese di settembre, le ricerche del Dipartimento di Beni Culturali dell’Università del Salento nell’insenatura di Torre Santa Sabina - Baia dei Camerini (Comune di Carovigno, Brindisi), grazie alla concessione di scavo del Ministero dei Beni e della Attività Culturali e del Turismo, per il tramite della Soprintendenza Archeologia Belle Arti e Paesaggio per le province di Brindisi Lecce e Taranto.
Questa campagna d’indagini si pone in continuità con le precedenti
ricerche del Progetto UniSalento “L’approdo ritrovato” (dal 2007 al
2012), ma segna un’importante novità: Torre S. Sabina diviene lo scenario di un
intervento-pilota nell’ambito del progetto internazionale UnderwaterMuse,
che punta a valorizzare e rendere accessibile l’ingente patrimonio sommerso
delle aree coinvolte, altrimenti invisibile o comunque riservato a pochi,
attraverso la creazione di parchi archeologi sommersi e l’uso narrativo e
comunicativo della realtà virtuale.
L’approdo
millenario, frequentato lungo un arco temporale che va dalla protostoria
all’età medievale e moderna, si configura come un testimone pressoché unico
dell’evoluzione del paesaggio costiero, di rotte e flussi commerciali, di movimenti
di uomini, tecniche, saperi: la piccola baia ha gelosamente conservato
importanti resti di carichi e di scheletri di navi che si sono infrante contro
le sue scogliere (talora accumulandosi sui preesistenti fino a creare una
stratigrafia compatta e densa di materiali eterogenei), ma anche tracce
significative di insediamenti e di attività che l’innalzamento del mare ha occultato
per secoli...
Il Progetto, finanziato nell’ambito del Programma di cooperazione
transfrontaliera Interreg V-A Italy-Croatia 2014-2020,
vede la Regione Puglia - Dipartimento Turismo
Economia della Cultura e Valorizzazione del Territorio tra
i partner, insieme a ERPAC - Ente Regionale
per il Patrimonio Culturale della Regione Autonoma del Friuli Venezia Giulia
(Lead Partner), Università Ca’ Foscari di Venezia, Public Institution for
Coordination and Development of Split - Dalmatia County RERA S.D. e Comune di Kastela
(Croazia).
L’intervento sarà inoltre il frutto di un’importante e
promettente collaborazione tra gli atenei regionali: al Dipartimento salentino
e alla direttrice scientifica Rita Auriemma si affiancano da quest’anno i
Dipartimenti di Studi Umanistici di Foggia (Danilo Leone; Maria Turchiano)
e di Bari (Giuliano Volpe), grazie alla convenzione stipulata tra la Regione e le
tre Università pugliesi.
Ma il
progetto coinvolge altri attori, in un’ottica di condivisione e di sinergie: il
Dipartimento di Architettura e Design del Politecnico di Torino, che curerà
rilevamenti e modellazione 3D con voli da drone, laser scanner e altre tecniche
innovative, e l’Associazione Onlus A.S.S.O. – Archeologia Subacquea Speleologia
Organizzazione, che fin dal 1990 si occupa di ricerche archeologiche e
speleologiche subacquee.
Tutte
le operazioni si svolgeranno con il prezioso supporto logistico del Comune di
Carovigno e la generosa disponibilità del Consorzio Albergatori di Carovigno, che
ha reso possibile la permanenza dei ricercatori per l’intero periodo.
Questa
bella risposta del territorio, della comunità e degli operatori turistici e
culturali, è già un risultato importante del progetto, che punta al
coinvolgimento prioritario degli attori locali. Il patrimonio è una risorsa
unica per il benessere sociale ed economico delle persone: farsene carico
significa riconoscerne il senso di eredità culturale e di bene comune, promessa
di vie altre e nostre per uno sviluppo armonioso.
Il
viaggio alla scoperta dei paesaggi d’acqua del Salento, iniziato con la mostra Nel
mare dell’intimità. L’archeologia subacquea racconta il Salento
all’aeroporto di Brindisi, prosegue quindi anche con questo progetto: sarà
ancora una volta il mare a raccontare storie nuove e antiche insieme.
È
possibile seguire tutte le notizie, le informazioni e gli aggiornamenti
attraverso le pagine ufficiali del Progetto UnderwaterMuse, della Regione Puglia e dell’insegnamento
di Archeologia Subacquea dell’Università del Salento.
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