mercoledì 21 giugno 2023

29 giugno 2023, ore 19:20, POMPEI STREET FESTIVAL: proiezione del documentario di Massimo D'Alessandro, "Ecco che cominciamo a dipinger con la pietra"

Giovedì 29 giugno 2023, alle ore 19:20, nella ambito della Terza edizione del POMPEI STREET FESTIVAL verrà proiettato il documentario di Massimo D'Alessandro, "Ecco che cominciamo a dipinger con la pietra" prodotto dal Parco archeologico di Ostia antica in collaborazione con A.S.S.O. ETSIl documentario narra il lungo e complesso restauro del mosaico di un edificio termale nel grande porto degli imperatori Claudio e Traiano, frequentato per secoli dai marinai della flotta imperiale romana. QUI IL LINK AL TRAILER



Il Pompei Street Festival, è un evento unico nel suo genere che unisce la potenza della street art con tematiche sociali, ambientali e una visione audace di un futuro migliore. Ideato e realizzato dall’ artista Nello Petrucci volge alla terza edizione dal 27 giugno al 2 luglio.

Questo festival affascinante si svolge nella città nuova di Pompei, alle spalle proprio delle antiche rovine di Pompei, un luogo intriso di storia e simbolismo, che diventa la tela perfetta per i talenti artistici e i messaggi di cambiamento che permeano l'aria.

Mentre ti immergi nell'atmosfera vibrante del festival, sarai circondato da murales colorati, graffiti ispirati e installazioni creative che abbracciano il concetto di sostenibilità.

Gli artisti provenienti da tutto il mondo si riuniscono qui per trasformare le strade e i muri della città in opere d'arte viventi, che raccontano storie di speranza, resilienza e consapevolezza ambientale.

Le tematiche sociali e ambientali sono al centro di ogni opera esposta. Le opere d'arte affrontano questioni urgenti come l'uguaglianza di genere, l’ambiente, la protezione dell'ambiente, e molti altri problemi che affliggono il nostro pianeta. Questi artisti impegnati utilizzano il loro talento per suscitare emozioni, scuotere le coscienze e spingere le persone a riflettere sulle sfide globali che dobbiamo affrontare insieme.

Il Pompei Street Festival è anche un luogo di incontro per menti creative e visionari che condividono una passione per un futuro sostenibile. Con workshop, seminari, incontri, conferenze e dibattiti, il festival offre una piattaforma unica per esplorare idee innovative e soluzioni pratiche per costruire una società più equa e rispettosa dell'ambiente.

Una interessante rassegna cinematografica ci accompagnerà durante le giornate del festival.

Mentre ti perdi tra le strade di Pompei, potrai anche sperimentare performance di artisti di strada, e musicisti che trasmettono energia e vitalità attraverso le loro esibizioni coinvolgenti. Ogni passo che fai nel festival è accompagnato dalla musica che si fonde con la street art, creando un'atmosfera di festa con concerti e live show che celebra la diversità e l'arte come mezzo di espressione universale. Il Pompei Street Festival rappresenta un appello alla consapevolezza e all'azione. È un richiamo per abbracciare la creatività come strumento per cambiare il mondo.

ACCEDI QUI AL SITO UFFICIALE DEL FESTIVAL

19-30 giugno 2023: Quarta campagna di ricerche archeologiche nel santuario di Venere Sosandra sull’isola di Sant’Eufemia a Vieste


Dal 19 giugno all’ 1 luglio si svolgerà la quarta campagna di ricerche sull’isola di Sant’Eufemia a Vieste, nell’area del santuario rupestre di Venere Sosandra, dove dal 2019 si svolgono campagne di documentazione e di scavi da parte delle Università di Bari e di Foggia.

Le ricerche saranno condotte congiuntamente dalle Università di Bari e di Foggia, in regime di concessione del Ministero della Cultura Soprintendenza Archeologia Belle Arti Paesaggio di Foggia (soprintendente arch. Anita Guarnieri, funzionaria Donatella Pian) e con l’autorizzazione della Marina Militare, con la partecipazione di docenti, tecnici e dottorandi di ricerca (Giuliano De Felice, Giovanni De Venuto, Giacomo Disantarosa, Carmela D’Auria, Sergio Capurso, Paolo Fioretti, Danilo Leone, Maria Potenza, A. Valentino Romano, Maria Turchiano, Giuliano Volpe) con il supporto dei tecnici speleosubacquei dell’Associazione ASSO di Roma (Bernardino Rocchi, Mario Mazzoli, Marco Vitelli) e con la preziosa collaborazione della locale Guardia Costiera. 

Le indagini finora condotte hanno portato al censimento di circa 250 iscrizioni e segni di vario tipo (croci, palmette, ecc.), databili tra l’età romana e l’età contemporanea. Una iscrizione è in caratteri greci ed è riferibile a un certo Gaios Gellios, sei sono quelle latine di età repubblicana e imperiale di cui ben cinque con dedica a Venere Sosandra, oltre trenta quelle latine databili tra Tarda Antichità e Medioevo. Numerose sono poi le iscrizioni lasciate dai fanalisti almeno fino al 1926.

Gli scavi condotti negli scorsi anni sia nella grotta che nell’area antistante hanno fornito importanti risultati sulla fisionomia della grotta santuario, sulla sua presumibile estensione e sulla presenza di una serie di elementi, tra cui vasche e cisterne per l’acqua, che stanno cominciando a delineare l’articolazione del santuario viestano.

Sono state individuate anche alcune sepolture: le analisi al C14 effettuate su due campioni ossei hanno fornito interessanti datazioni al V-VI secolo e al X-XII secolo, confermando una utilizzazione del santuario, diventato ormai cristiano, tra Tarda Antichità e pieno Medioevo. Il culto di Venere Sosandra è legato alla sfera del mare e soprattutto al viaggio marino. I marinai durante la navigazione adriatica, sostavano a Vieste, per recuperare acqua e viveri, ed esprimevano la loro devozione alla divinità, che qui aveva un suo luogo di culto ricordato anche da Catullo, nel Carme 36, a proposito di Uria, cioè l’antica Vieste.

Altra iscrizione di grande importanza è quella datata al 3 settembre 1002 che ricorda il passaggio del doge Pietro II Orseolo durante la spedizione, con 100 navi da guerra, in soccorso di Bari assediata dai Saraceni. Durante la prossima campagna, oltre a proseguire l’attività di documentazione, si conta di proseguire lo scavo all’esterno, con l’obiettivo di poter rinvenire ulteriori elementi per meglio definire la configurazione del santuario rupestre e le attività di cava della pietra che nel corso dei secoli si sono svolte sull’isola, anche per meglio datare le fasi antiche e medievali di occupazione.

Prezioso e convinto il sostegno, nelle persone del sindaco Giuseppe Nobiletti e dell’assessora alla cultura Graziamaria Starace, del Comune di Vieste, che nei suoi programmi di valorizzazione del patrimonio culturale spera di poter inserire presto anche l’isola di Sant’Eufemia a Vieste con la grotta di Venere Sosandra. Durante questa campagna sarà anche organizzato un servizio di visite guidate agli scavi e al Santuario di Venere Sosandra.

Il “Progetto Venere Sosandra” rientra tra le attività sostenute dall’ESAC-Euromediterranean Seascapes Archaeology Center (responsabile Luigi De Luca), istituito dalla Regione Puglia con la collaborazione delle università pugliesi e della Soprintendenza nazionale per il patrimonio culturale subacqueo.

Infine le indagini sono parte ora del grande progetto CHANGES - “Cultural Heritage Active Innovation for Sustainable Society”, parte del PNRR, Partenariato Esteso 5, di cui l’Università di Bari è parte come leader dello Spoke 1 “Historical Landscapes, Traditions and Culturale Identities” (coordinatore Giuliano volpe).

Durante la campagna di scavi si svolgerà a Vieste la terza edizione dell’ArcheoFilmFestival “Premio Venere Sosandra” (26-28 giugno), a cura di Archeologia Viva, e il 26 giugno saranno presentati i risultati delle ricerche condotte nel santuario di Venere Sosandra.

giovedì 15 giugno 2023

Giornate Europee dell’Archeologia 2023 – CERVETERI - 16-18 giugno 2023

Giornate Europee dell’Archeologia 2023 – 16-18 giugno 2023

  • 16 giugno, Cerveteri, Necropoli della Banditaccia –Sala Mengarelli
  • 17 giugno, Tarquinia, Necropoli dei Monterozzi e Museo Archeologico Nazionale di Tarquinia. Cerveteri, Necropoli della Banditaccia
  • 18 giugno, Tarquinia, Necropoli dei Monterozzi e Museo Archeologico Nazionale di Tarquinia

In occasione della Giornate Europee dell’Archeologia, gestite da Inrap, l’Istituto nazionale di ricerca archeologica preventiva della Francia (Institut national de recherches archéologiques préventives) e organizzate in Italia dal Ministero della Cultura - Direzione Generale Musei, il Parco Archeologico di Cerveteri e Tarquinia (PACT) organizza un incontro di presentazione pubblica di alcune attività che si svolgono all’interno dei propri siti.

Il giorno 16 giugno alle 17:00, presso il portico della Sala Mengarelli della Necropoli della Banditaccia a Cerveteri saranno presentati i risultati della campagna di rilievo digitale del Tumulo II e della tomba dei Rilievi promossa dal PACT in collaborazione con l’associazione A.S.S.O. e il supporto tecnologico della Leica Geosystems, che ha testato nuove tecnologie di rilievo. Alla presentazione seguirà la possibilità di visitare virtualmente l’interno della Tomba dei Rilievi con un visore messo a disposizione da Leica Geosystems Hexagon, con il supporto dei suoi professionisti. La manifestazione si concluderà alle ore 19:00.

Per coloro che parteciperanno alla presentazione l’ingresso alla Necropoli è gratuito.

Nei giorni di sabato 17 e domenica 18 giugno, presso la Necropoli dei Monterozzi e il Museo Archeologico Nazionale di Tarquinia, e la Necropoli della Banditaccia a Cerveteri, saranno effettuate visite guidate a cura del personale del PACT, con partenza dalla biglietteria (orari nella scheda info), senza costi aggiuntivi per i visitatori.

Il biglietto cumulativo d’ingresso alla Necropoli e al Museo ha il costo di € 11,00 e può essere utilizzato per visitare il Museo e la Necropoli anche in giorni differenti avendo validità fino a 30gg dalla data di emissione.

PER INFORMAZIONI: pa-certa.info@cultura.gov.it