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mercoledì 30 giugno 2010

1° STAGE NAZIONALE ANIS DI IMMERSIONE FLUVIALE

1° STAGE NAZIONALE ANIS DI IMMERSIONE FLUVIALE "ELISA PETRONGARI" - CONVEGNO NAZIONALE SULL’IMPORTANZA E LA TUTELA DELLE ACQUE INTERNE - “RIETI CUORE BLU D’ITALIA”

Interviene l’On. Fabiana SANTINI, Assessore alla Cultura, Arte e Sport della Regione Lazio
Rieti - 3 luglio ore 16 - Sala Convegni Sabina Universitas - Via Roma, 57

domenica 27 giugno 2010

9 luglio, Anzio (RM): Consegna dei premi "Tridente d'oro" 2010

venerdì 9 luglio alle ore 21.00, l'Accademia Internazionale di Scienze e Tecniche Subacquee, ad Anzio presso il Paradiso sul Mare, Riviera Zanardelli, festeggia i suoi 50 anni e i Tridenti d'Oro. I leggendari “Tridenti d’Oro”del mare, eredi di Cousteau e Maiorca, sbarcano ad Anzio per celebrare i 50 anni del premio, nato ad Ustica nel 1960 e conferito dall’Accademia Internazionale di Scienze e Tecniche Subacquee. Si tratta del più antico e prestigioso riconoscimento nel suo genere ed è universalmente considerato il Nobel delle attività subacquee. Il Tridente d’Oro viene attribuito ogni anno a personalità eminenti e, in occasione del cinquantenario, l’Accademia dedica all’evento particolare solennità. La A.S.S.O., che ha avuto l'onore di vedere premiato con il Tridente d'Oro 2005 il suo Direttore Generale dott. Mario Mazzoli, sarà presente alla consegna dei Tridenti d'Oro 2010 assegnati a: On. Gianfranco Fini (Presidente della Camera dei Deputati) Dott. Luigi Fozzati (archeologo subacqueo) Prof. Riccardo Cattaneo (biologo marino ) Dott. Jean-Claude Uldry (tecnologo ) Prof. Alberto Muro Pelliconi (fotografo subacqueo e giornalista) L'USTICA AWARD (premio dedicato alle organizzazioni) 2010 è stato invece assegnato a: Scuola Nazionale di Speleologia Subacquea (SNSS), braccio didattico della Commissione Speleosubacquea della Società Speleologica Italiana, composta dal Geom. Leo Fancello e dai dottori Alessio Fileccia e Mario Mazzoli. Rivista Mondo Sommerso il Dott. Alberto Angela (conduttore e autore televisivo) è stato nominato Accademico Onorario mentre un riconoscimento speciale è stato assegnato alla speleologa subacquea Maria Giuseppa Masuri Saranno presenti personaggi del mondo delle istituzioni, della cultura, della scienza, dello sport legati dalla comune passione per il mare. L'evento è in collaborazione con Comune di Anzio ha il patrocinio di Ministero dell'Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare e della Confederazione Mondiale delle Attività Subacquee - con la partecipazione di Federimorchiatori

venerdì 25 giugno 2010

30 giugno, Capodimonte (VT): Inaugurazione della mostra sulla PIROGA MONOSSILE DELL'ISOLA BISENTINA

La mostra presenta al pubblico la grande piroga preistorica dell'Isola Bisentina. Si tratta della prima imbarcazione monossile (cioè scavata in un tronco d’albero) scoperta nei laghi del Lazio; lo scafo, individuato nel 1989, giaceva alla profondità di circa 14 metri nei pressi dell'Isola Bisentina. La piroga, ricavata da un tronco di faggio, è stata datata alla fine dell’Età del Bronzo; è lunga circa m 6 e presenta corpo a lati paralleli con una larghezza compresa tra cm 67 e cm 71. Ad entrambe le estremità lo scafo presenta un prolungamento piatto e sottile, posizionato di taglio, in un caso quasi irriconoscibile per la cattiva conservazione, nell’altro caso il prolungamento è forato. L’imbarcazione è giunta fino a noi grazie alle acque del lago, sul cui fondale melmoso era adagiata, ma l'acqua che ha conservato la piroga ha anche modificato profondamente la struttura del legno e ha imposto un lungo e complesso intervento di restauro. Infatti le cellule del legno rimasto immerso per secoli sono riempite dall’acqua: il legno archeologico, più o meno saturo di acqua, ha dunque perso la resistenza meccanica delle cellule. Finché l’oggetto resta bagnato ha ancora una certa consistenza fisica e quindi conserva le caratteristiche anatomiche del legno e quelle morfologiche del reperto ma se asciuga rapidamente, il disseccamento provoca il ritiro e la compressione della fibra lignea e di conseguenza la deformazione dell’oggetto. Per impedire che la piroga andasse distrutta, essa è stata sottoposta ad un processo di consolidamento con il PEG (polietilglicole), un metodo conosciuto e sperimentato con successo da più di mezzo secolo. La piroga è stata tenuta a lungo a bagno in una miscela di acqua e PEG, le cui molecole trasportate dall’acqua sono penetrate nel legno e hanno riempito completamente le cellule, consentendo alla fine di esporre la piroga all’aria senza rischi di deformazione. Intorno alla piroga dell’Isola Bisentina la mostra sviluppa una panoramica sulla navigazione in Italia Centrale dalla preistoria fino ad età moderna. L’esposizione privilegia l’aspetto didattico, per mezzo di video, modelli, postazioni interattive, pannelli e schede di sala, senza tralasciare l’aspetto conservativo e quello della ricerca scientifica. La mostra infatti comprende anche una sala interattiva ed una video-biblioteca specializzata in storia della navigazione e in archeologia subacquea. Museo della Navigazione nelle Acque Interne - Viale Regina Margherita - 01010 Capodimonte (VT) Tel/Fax 0761-872437 - E-mail museo@turismocapodimonte.it

martedì 15 giugno 2010

26 giugno: "Le vie sotterranee dell'acqua e la speleologia subacquea e proiezione del documentario "PANTA REI ... tutto scorre"

Nell'ambito del ciclo di conferenze "Cose, uomini e paesaggi del mondo antico" che si terrà nel cortile del Castello di Santa Severa, sabato 26 giugno alle ore 21.15 Mario Mazzoli (A.S.S.O.) terrà una conferenza dal titolo: "LE VIE SOTTERRANEE DELL'ACQUA E LA SPELEOLOGIA SUBACQUEA: ESPERIENZE E IMMAGINI"; a seguire verrà proiettato il documentario "PANTA REI ... TUTTO SCORRE" di Massimo D'Alessandro e Nicoletta Retico. INGRESSO LIBERO. Castello di Santa Severa, da Roma Via Aurelia km 52,500 oppure Autostrada Roma - Civitavecchia - uscita: S. Severa. CLICCARE QUI PER LA MAPPA - SCARICA IL PROGRAMMA COMPLETO DELLE CONFERENZE

lunedì 14 giugno 2010

COSE, UOMINI E PAESAGGI DEL MONDO ANTICO: Ciclo di conferenze estate 2010

Città di Santa Marinella - Museo del Mare e della Navigazione Antica - Gruppo Archeologico del Territorio Cerite Onlus presentano: "COSE, UOMINI E PAESAGGI DEL MONDO ANTICO: Ciclo di conferenze estate 2010"- Castello di Santa Svera dal 19 giugno al 28 agosto e dal 4 al 25 settembre - INGRESSO GRATUITO
Sito web Museo Santa Severa
Sito web Gruppo Archeologico del Territorio Cerite

mercoledì 2 giugno 2010

Esplorazione speleosubacquea di SU GOLOGONE: non era e non è finita ...

Nella foto a sn. ALBERTO CAVEDON, detto "proteo"
Un team di speleosubacquei, provenienti da diverse località, italiane ha ripreso, con successo, l’esplorazione della sorgente di Su Gologone interrotta da diversi anni. Nel corso della settimana tra il 21 e il 28 maggio 2010, un Team composto da speleosub di diversi gruppi e località ha effettuato la posa delle bombole lungo le due linee di sicurezza e quella di progressione, gestito i progressivi avvicinamenti alla quota massima precedentemente raggiunta grazie al lavoro di speleosubacquei dotati di respiratori a circuito chiuso. Verificata l’affidabilità del precedente rilievo, redatto da Jacques Brasey e Olivier Isler, il team ha proseguito verso distanze e profondità maggiori. E’ stato così possibile, con una immersione di Alberto Cavedon per una durata di 300 minuti, estendere la conoscenza della sorgente di altri 155 metri e per una profondità aggiuntiva di 28. Sono state cosi raggiunte, impiegando un rebreather HBT Voyager a circuito chiuso, una lunghezza totale di 510 metri e una profondità massima di 135 dove la condotta comincia a risalire. Alberto ha voluto dedicare la nuova condotta alla memoria di Paolo Costa, documentarista e speleosubacqueo, tragicamente perito nella risorgenza. Il Team era composto da: Alberto Cavedon, Stefano Barbaresi, Gilberto Bonaga, Massimo D’Alessandro, Attilio Eusebio, Leo Fancello, Fabio Ferro, Carmelo Logias, Maria Masuri, Mario Mazzoli, Maria Teresa Pilloni, Bernardino Rocchi, Marco Vitelli. Prezioso si è rivelato il supporto degli amici della società di gestione del “Parco di Su Gologone”: Franco Puddu, Tore Puddu, e Claudio Piras.
Fin dagli anni '60 diversi speleosub italiani avevano esplorato la sorgente, ma sempre a profondità modeste. Le prime performance di un certo livello risalgono al 1980 con il famoso speleosub tedesco Jochen Hasenmayer e al 1981 con gli speleosub inglesi che raggiunsero i 46 metri di profondità. Nel 1982 gli speleosub francesi Penez e Le Guen raggiunsero quota -70m, affermando di aver trovato il fondo della risorgente. Verso la fine degli anni '80 sono gli svizzeri e i francesi, guidati da Olivier Isler che con una serie di difficili ed estreme esplorazioni raggiungono i – 104 m. Nel 1992 nel corso di un tentativo di esplorazione, per una serie di tragiche e concomitanti fatalità perde la vita lo speleosub svizzero del team di Isler: Jacques Brasey, che fu uno dei protagonisti delle esplorazioni precedenti e autore del rilievo esistente. Nel 1996 Olivier Isler riprende l'attività speleosub e ritorna a Su Gologone utilizzando l'R.I. 2000, un rebreather (apparecchio che ricicla in parte i gas respirati) che gli consente una lunga autonomia. Purtroppo il maltempo impedisce la riuscita dell'impresa. Nell'ottobre del 1997 sul libro delle esplorazioni veniva scritto il capitolo conclusivo: l'immersione che porta Isler al fondo della grande sorgente, a 107 metri di profondità e ad una progressione di 370 metri.