lunedì 29 ottobre 2018

Trovato rostro romano nel mare delle Egadi (da BLOGSICILIA)

Tra i 75 e i 95 metri di profondità, nei fondali a Nord – Ovest dell’isola di Levanzo, nel corso della campagna di ricerche effettuata nei mesi di Settembre e Ottobre dalla Soprintendenza del Mare in collaborazione con i subacquei altofondalisti della GUE – Global Underwater Explorer e il Reparto Operativo Aeronavale della Guardia di Finanza, sono state effettuate nuove scoperte di grande interesse scientifico che arricchiscono le conoscenze sulla “Battaglia delle Egadi”. Read more at https://www.blogsicilia.it/trapani/archeologia-trovato-rostro-romano-nel-mare-delle-egadi-foto/457947/#qSAVsj5OD3kbRDXr.99

Il luogo della battaglia era stato già identificato negli anni scorsi, ma quest’anno le ricerche si sono concentrate in un’area ritenuta più importante per numero di target, individuati durante la campagna effettuata nella scorsa estate dalla nave oceaonografica della statunitense RPM Nautical Foundation. La zona ... CONTINUA A LEGGERE L'ARTICOLO E VEDI LE FOTO SU BLOGSICILIA.IT

martedì 23 ottobre 2018

San Felice Circeo, mareggiate portano alla luce un cimitero di reperti romani (da REPUBBLICA.IT)

I materiali risalgono al sesto secolo avanti Cristo ma anche a epoche più recenti e che potranno servire a riscrivere la storia del territorio.

di CLEMENTE PISTILLI

A San Felice Circeo è stato scoperto un cimitero di reperti. Anfore, antiche ancore in pietra, legno, piombo e ferro, cannoni, moschetti, resti di antiche navi. Materiali che risalgono all’età romana, a partire dal VI secolo a.C., ma anche medievali o di epoche più recenti. Un sito che potrebbe aiutare a scrivere o a riscrivere buona parte della storia del territorio. Questa la convinzione maturata dalla stessa Soprintendenza dopo i primi ritrovamenti e i primi recuperi di reperti archeologici effettuati l’estate scorsa.

A far venire alla luce quello che appare un vero e proprio tesoro sono state le violente mareggiate dell’inverno scorso, che a poca distanza dalla costa hanno creato una fossa ampia diverse centinaia di metri quadrati e profonda circa un metro e mezzo. Prima che le molte testimonianze del passato presenti su quel fondale vengano ricoperte dalla sabbia a causa di altre mareggiate in inverno, è così scattata una corsa contro il tempo per monitorare e studiare l’intera area, recuperando anche altri materiali preziosi che potrebbero in caso contrario andare persi per sempre. Il 2 ottobre scorso si è svolta a tal fine una riunione a cui ha preso parte personale della stessa Soprintendenza, della Capitaneria di porto, del Comune di San Felice Circeo, dell’associazione ASSO, esperta in materia, e alcuni sub..... CONTINUA A LEGGERE L'ARTICOLO E VEDI LA GALLERIA FOTOGRAFICA SU REPUBBLICA.IT

giovedì 18 ottobre 2018

Dal ministero 1,2 milioni per il Museo nazionale di Archeologia subacquea (da LA STAMPA)

Albenga diventerà sede del Museo nazionale di archeologia subacquea. Dal ministero dei Beni Culturali è arrivata la conferma di un finanziamento di 1,2 milioni di euro.

«Il Museo sarà un valore aggiunto per una città ricca di storia e di cultura come la nostra– ha sottolineato emozionato il sindaco Giorgio Cangiano – Cercheremo di integrare il finanziamento ministeriale, ma intanto festeggiamo una notizia importante portata ad Albenga dal soprintendente Vincenzo Tiné che ringraziamo insieme ai suoi collaboratori, quindi Simon Luca Trigona, il funzionario della Soprintendenza che si occupa di archeologia subacquea e che avrà un ruolo importante nell’allestimento del Museo e sullo sviluppo delle immersioni sulla nave romana».

L’annuncio è arrivato ieri mattina nel corso del convegno a Palazzo Peloso Cepolla su «La valorizzazione dell’archeologia subacquea in Italia», promosso dalla Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio della Liguria e dall’Istituto Internazionale ..... CONTINUA A LEGGERE SUL SITO DE LA STAMPA