Nel luglio del 2018 seguimmo con apprensione, giorno dopo giorno, la vicenda del complicato salvataggio dei dodici ragazzi thailandesi e del loro allenatore dalla grotta allagata nella provincia di Chiang Rai, in Thailandia; probabilmente il più complesso salvataggio della storia del soccorso speleosubacqueo che si risolse con un lieto fine, nonostante la morte accidentale di uno dei soccorritori.
(Se non ricordate bene la storia potete ripercorrerla a questo link)
Ora, dopo due anni ed alcuni progetti di miniserie e documentari tra cui quello di National Geographic, la storia dei dodici piccoli calciatori ed il loro maestro diventa un film di produzione internazionale con MGM che si è aggiudicata l'asta per la realizzazione di questo progetto da 55 milioni di dollari.
La regia sarà affidata al premio oscar Ron Howard e la sceneggiatura a William Nicholson (già candidato all'Oscar con "Il Gladiatore") con la collaborazione diretta nella realizzazione degli speleosub britannici John Volanthen, Richard Stanton, Jason Mallinson, Chris Jewell, Josh Bratchley e Connor Roe che sono stati fondamentali nel complicato salvataggio.
MGM ha dichiarato che “... le famiglie tailandesi, il governo e una comunità di agricoltori e vicini che si sono uniti per sostenere un gruppo globale di sommozzatori di soccorso per aiutare il recupero di 12 giovani uomini senza paura e il loro allenatore sono stati uno straordinario lavoro di squadra. Siamo profondamente onorati di far parte di questo progetto con Imagine Entertainment, Storyteller Productions, Magnolia Mae e di condividere con il pubblico di tutto il mondo l'incredibile storia della vita reale di persone che lavorano insieme per riunire i 13 con le loro famiglie ..."
Ron Howard ha aggiunto: “Questo film è un caso di studio sul coraggio e sul volontariato - il coraggio di coloro che erano intrappolati, dei subacquei, dei funzionari e dei locali che si sono riuniti tutti per superare le insormontabili difficoltà mentre il mondo guardava. Brian ed io siamo entusiasti di collaborare con MGM, PJ e Gaby, per portare questa storia eroica al pubblico intorno alla parola ".
Van Sandwijk ha definito il film “un testamento dell'umanità ai massimi livelli; un esempio di quando è nel bisogno, le persone troveranno un modo di lavorare insieme e, se uniti, possiamo raggiungere l'impossibile. "
Da esperti di speleologia subacquea e di soccorso siamo sempre un pò preoccupati quando lo show business affronta questo argomento. Troppo volte abbiamo visto il sensazionalismo e l'epicità forzata richiesta dal linguaggio cinematografico prevalere sul racconto della professionalità e della competenza di questo tipo di operazioni estreme.
Ma l'esperienza di un regista del livello di Ron Howard, già candidato all'Oscar con un film che era riuscito a conciliare l'impatto emotivo con il pragmatismo della cronaca di uno dei più famosi salvataggi della storia, quello di Apollo 13, e il coinvolgimento diretto dei soccorritori nella stesura dello script ci fanno ben sperare.
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