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mercoledì 30 gennaio 2013

Aperte le iscrizioni al CORSO SPELEOSUB DI PRIMO E SECONDO LIVELLO (in Sardegna dal 15 al 17 marzo 2013)

La Scuola Nazionale di Speleologia Subacquea della SSI (Società Speleologica Italiana) organizza per Venerdì 15, Sabato 16 e Domenica 17 Marzo 2013 un corso basico di immersione in grotta (Speleosub Primo e Secondo Livello). 

Il corso si terrà a Oliena (NU) presso il Centro Nazionale Speleosub della SSI nella Risorgenza di Su Gologone e nella Grotta di Sa Oche. Scopo del corso: fornire le conoscenze teoriche e pratiche per effettuare le prime immersioni in risorgenza e sifone. 

Il corso Speleosub una stella (1° Livello) è diretto ai sub brevettati (minimo DUE stelle tipo CMAS), con 20 immersioni in acque libere e senza esperienza speleologica. 

Il corso Speleosub due stelle (2° Livello) è diretto a coloro che hanno almeno un brevetto sub advanced con 20 immersioni in acque libere, con esperienza di progressione speleologica, anche verticale. Qualora l'allievo frequenti un corso di speleologia dopo un corso di 1° Livello, può richiedere che il suo brevetto venga convertito in Speleosub 2° Livello. Durata: 3 giorni, con 4 immersioni in grotta ed 8 ore di teoria.

Attrezzatura minima richiesta: muta umida o stagna, GAV, casco con tre torce montate, rullo svolgisagola di soccorso, due bombole separate con attacco din da 7 o 10 lt. di capacità, due erogatori con manometro a frusta, pinne, maschera, piombi, bottom timer e/o computer, tabelle di decompressione, cesoie. Eventuali richieste di poter usufruire di attrezzature mancanti nella propria configurazione, possono essere fatte all'indirizzo riportato di seguito. 


Per informazioni e programma, contattare: Leo Fancello (Direttore Nazionale della SNS - SSI) - tel. 0784 94385 - 347 8545951 - mail: leofancello@tiscali.it 

lunedì 28 gennaio 2013

Il documentario completo di National Geographic sulla grotta più grande del mondo (Son Doong)

Son Doong (in vietnamita: Hang Son Doong) è la più grande grotta del mondo e si trova a Son Trach, nella provincia di Quang Binh, in Vietnam. E’ stata trovata da un uomo del posto di nome Ho Khanh nel 1991 ed è stata recentemente scoperta ed esplorata nel 2009 da un gruppo di speleologi britannici, guidati da Howard Limbert. La grotta di Son Doong è stata creata tra i 2 e i 5 milioni di anni fa dalle acque del fiume che erodendo il calcare sotto la montagna ha fatto crollare il soffitto creando enormi lucernari. La grotta ha una larghezza di più di 200 metri, 150 metri di altezza e ben 9 chilometri di estensione ed è due volte più grande della Grotta dei Cervi in Malesia (attualmente considerato il più grande del mondo con 90 metri di larghezza, 100 metri di altezza e 2 chilometri di lunghezza). 
La grotta di Son Doong è stata classificata come la più grande grotta del mondo dal BCRA (British Cave Research Association) e selezionata come una delle grotte più belle del mondo da BBC News. 
Nel 2010 è stato realizzato uno splendido documentario dal National Geographic di cui potete trovare qui la versione completa in lingua inglese. Buona visione!

giovedì 24 gennaio 2013

L'EMISSARIO DEL LAGO DI NEMI (di Carla Galeazzi del Centro ricerche sotterranee EGERIA)

L’esistenza nel sottosuolo di antiche cavità artificiali ancora inesplorate ha ormai da decenni attirato l’attenzione di numerosi ricercatori che, utilizzando esperienze e tecniche mutuate dall’attività speleologica, hanno avviato tutta una serie di indagini volte a recuperare alla conoscenza questa parte ignorata della storia del rapporto tra l’Uomo e il suo territorio. Tale attività, a livello nazionale come internazionale, è andata acquistando una sempre maggiore consistenza e consapevolezza, tanto da indurre la Società Speleologica Italiana a creare una “Commissione Cavità Artificiali” ed ad editare una apposita rivista (Opera Ipogea) per raccogliere e divulgare le numerose acquisizioni che andavano accumulandosi nel tempo. In tale contesto, sul finire degli anni ’90 del secolo ora trascorso si è spontaneamente formato a Roma un gruppo di ricercatori trovatisi a collaborare nella esplorazione e studio dell’antico acquedotto di Palestrina. Esaurito tale obiettivo, e consegnata alle stampe la relazione conclusiva, questi ricercatori hanno convenuto di continuare quella che appariva una fruttuosa collaborazione affrontando una problematica che da anni era al centro dell’attenzione nell’area laziale, quella dell’antico emissario del lago di Nemi. Emissario per molti versi ben noto, ma sul quale indagini compiute a cavallo di quegli anni ’90 avevano portato alla luce un insieme di acquisizioni che aprivano insospettate problematiche, con nuove evidenze ...... CONTINUA A LEGGERE SU "EGERIA SPELEOLOGICAL BLOG" E SCARICA IL PDF COMPLETO DELLA RELAZIONE PUBBLICATA SULLA RIVISTA "OPERA IPOGEA"

LE GALLERIE FILTRANTI DEL LAGO DI NEMI (di Carla Galeazzi del Centro Ricerche Sotterranee EGERIA)

Due conferenze di questa settimana, una al Palazzo Chigi di Ariccia, relatori Franco Medici e Carlo Testana, l’altra a Genzano con la partecipazione della Dottoressa Giuseppina Ghini e Nicoletta Giannini, tornano a porre l’accento sullo stretto legame esistente fra i laghi Albani e la storia del territorio circostante, ma soprattutto sull’importanza di conoscere le emergenze ipogee di origine antropica ed interesse storico: le cavità artificiali. Franco Medici e Carlo Testana, in particolare, hanno fatto riferimento agli innumerevoli studi da noi condotti nei Colli Albani. 
In effetti potremmo affermare di aver percorso tutto il Lazio, in particolare i Castelli Romani, camminando sempre sotto terra.Dal 1999 al 2003 nel territorio compreso fra Ariccia, Genzano, Nemi e Albano, nel 2004 nei sotterranei dell’Abbazia di San Nilo e nelle strutture della Valle Marciana a Grottaferrata. Negli anni successivi a Palestrina, Castel San Pietro Romano, San Vittorino (Cunicoli di Ponte Terra)...... CONTINUA A LEGGERE SU "EGERIA SPELEOLOGICAL BLOG" E SCARICA IL PDF COMPLETO DELLA RELAZIONE PUBBLICATA SU "OPERA IPOGEA"

lunedì 21 gennaio 2013

"GLASS TREASURE FOR THE AGEAN", un articolo del 1978 di George Bass che racconta un rinvenimento storico dell'archeologia subacquea mondiale

Il nostro amico fotografo Fabio Ferro, immergendosi nella sua biblioteca, ha rinvenuto un piccolo capolavoro delle ricerca archeologica subacquea e dell'editoria. 

Un articolo di George Bass, con foto di Jonathan Blair, pubblicato su National Geographic di giugno 1978 dal titolo "GLASS TREASURE FROM THE AEGEAN"

Da non perdere !!! CLICCARE QUI PER VISUALIZZARE L'ARTICOLO

sabato 2 febbraio: Presentazione del "Progetto per un uso pubblico socio-culturale e turistico del Castello di Santa Severa"


Per un castello di Santa Severa aperto a tutti, luogo di cultura e turismo, centro di scienza, educazione e ricerca!


Siete invitati a partecipare alla presentazione del "Progetto per un uso pubblico socio-culturale e turistico del Castello di Santa Severa" a cura del Dott. Flavio Enei (Direttore del Museo Civico) con la collaborazione del "Comitato Cittadino per il Castello di Santa Severa" e dell'Architetto David Pennesi che si terrà sabato 2 febbraio a Santa Marinella, nella sala Flaminia Odescalchi della Parrocchia di San Giuseppe, in via della libertà 19. Seguirà un dibattito. E possibile visualizzare/scaricare a questo link il testo con il progetto completo


sabato 19 gennaio 2013

Disponibile on line l'ultimo numero di INFO PLONGEE

La versione integrale on line dell'ultimo numero (secondo semestre 2012) della rivista INFOPLONGEE, il bollettino di Speleologia Subacquea della Federazione Speleologica Francese. 64 pagine ricche di foto ed articoli in lingua francese.






Come ti sistemo un nostro patrimonio culturale. Storie di relitti e di trattamenti (di Maurizio Bizziccari da Mare Magazine)

"Dopo aver denunciato il fallimento della proposta di legge per istituire una Soprintendenza Nazionale del Mare  parliamo ancora di Archeologia Subacquea e in particolare, da quando è nata più di mezzo secolo fa, di come sono conservati i relitti delle navi recuperati fino ad oggi. 
L’occasione ce l’ha data il “ritrovamento da brivido” dell’aprile 2011 così definito dal ministro di turno, nell’occasione Giancarlo Galan di due relitti datati III sec d. C. a quattro metri sotto il livello di campagna, in prossimità dei confini con Ostia Antica. Sono stati trovati durante le indagini archeologiche preventive per la costruzione del Ponte della Scafa sul Tevere che dovrà collegare Ostia con Fiumicino. Il primo è stato scavato interamente e si è potuto procedere al suo rilievo integrale e alle analisi sull’architettura (nonché determinazione del legno utilizzato nella costruzione, etc), del secondo solo la parte superiore di una fiancata è stata messa in luce (non si conoscono ancora né l'ampiezza né la lunghezza). 
Il tutto è perfettamente conservato grazie alle condizioni ideali del terreno, sono infatti intrappolati, uno sopra l’altro, in uno strato di argilla che ha impedito al legno di marcire ma a due anni dal ritrovamento i relitti sono ancora al loro posto e ancora non si parla del loro recupero. Però ha fatto piacere leggere nel novembre 2011 le dichiarazioni del sindaco di Roma Capitale Gianni Alemanno: “Abbiamo fatto i salti mortali per realizzare Ponte della Scafa, ora siamo fermi da diversi mesi perché è stata trovata una nave romana. Stanno là a contemplarsela (gli archeologi, ndr) da mesi, per fare cosa? Portarla in un museo dove mi pare ci siano altre 14 navi romane, che per altro nessuno visita”. E nella stessa occasione Gianni Vizzani, presidente del Municipio...... CONTINUA A LEGGERE L'ARTICOLO SU "MAREMAGAZINE"