sabato 30 novembre 2024

BISENZIO PROJECT: Campagna 2024/04 - Exploring ancient textiles

Tra le numerose collaborazioni avviate da “The Bisenzio Project”, un ruolo particolarmente importante è assunto da quella con la professoressa Margarita Gleba (Università di Padova), nota specialista di tessuti antichi. Il video presenta l'ispezione autoptica effettuata dalla professoressa Gleba su alcuni resti tessili mineralizzati presenti su manufatti in bronzo e ferro provenienti dalle tombe della necropoli di “Olmo Bello”. Gleba accompagna lo spettatore in un breve e affascinante viaggio nel mondo della filatura e della tessitura, attività che hanno avuto un ruolo fondamentale nelle società antiche e i cui resti riservano scoperte emozionanti e inaspettate.

QUI UN LINK AD UNA RASSEGNA DI NOTIZIE SUL BISENZIO PROJECT

6 dicembre 2024: Convegno “Porti, approdi e rotte antiche. Vie di comunicazione e valorizzazione del patrimonio materiale e immateriale nel Mediterraneo"

Con il convegno “Porti, approdi e rotte antiche. Vie di comunicazione e valorizzazione del patrimonio materiale e immateriale nel Mediterraneo” la Rotta dei Fenici – Itinerario Culturale del Consiglio d’Europa dal 2003 – in collaborazione con la Fondazione Aquileia e la Fondazione Santagata per l’Economia della Cultura, – in occasione del Novantesimo Anniversario dell’apertura dell’area archeologica del porto fluviale di Aquileia e in occasione del Ventesimo Anniversario della costituzione (2004) della Associazione Internazionale Rotta dei Fenici, ente gestore dell’Itinerario omonimo riconosciuto dal Consiglio d’Europa, promuove una riflessione sul tema della navigazione antica.

I porti, infatti, hanno sempre avuto, sin dalle prime frequentazioni dei mari, il ruolo di grandi porte d’accesso verso nuove culture, dalle quali partiva quella fitta rete di scambi commerciali che interessò tutto il Mediterraneo. Le vie di mare e fluviali, direttrici di varie epoche storiche, hanno reso possibile l’occupazione e la valorizzazione di nuovi territori, l’integrazione e lo scambio fra popoli e idee: costituirono e costituiscono ancora oggi un fondamentale fattore di civiltà.

La prima parte del Convegno approfondirà il tema del sistema portuale di Aquileia nell’antichità, oltre che il tema della navigazione antica nell’Adriatico, portando all’attenzione i risultati delle ultime indagini in corso e le prospettive di valorizzazione.

Nella seconda parte del Convegno si approfondirà il tema della navigazione antica, delle interazioni culturali e degli scambi commerciali nel resto del bacino del Mediterraneo, a partire dall’epoca fenicio-punica, passando per l’epoca greca fino ad arrivare a quella romana. Verranno anche raccontati alcuni casi di eccellenza nel campo della esposizione del patrimonio archeologico subacqueo, in Italia, in Spagna e a Cipro. Si concluderà con una riflessione su come il tema dei saper fare del mare, delle antiche tecniche di carpenteria navale, nate proprio in epoca fenicia e ancora oggi utilizzate in molte località del Mediterraneo, possano rappresentare non solo uno strumento di dialogo interculturale tra le comunità coinvolte, ma anche un volano per la valorizzazione di queste tradizioni quali patrimonio culturale materiale e immateriale.

Il convegno si svolgerà il 6 dicembre 2024, presso la cantina Ca’ Tullio ad Aquileia, ospiti della Fondazione Aquileia, socio della Rotta dei Fenici. È prevista la pubblicazione degli Atti del convegno. È previsto il coinvolgimento dei giovani del Comune di Aquileia e dei Comuni limitrofi.

giovedì 14 novembre 2024

Presentazione dei primi risultati degli studi condotti sul contesto tombale 16 della necropoli Olmo Bello di Bisenzio

 


Venerdì 15 Novembre 2024 alle ore 16, nella Sala Fortuna del Museo Nazionale Etrusco di Villa Giulia Andrea Babbi del ISPC CNR Istituto di Scienze del Patrimonio Culturale , presenterà i primi risultati degli studi condotti sul contesto tombale 16 della necropoli Olmo Bello di Bisenzio (Capodimonte, VT) nell’ambito del più ampio programma di ricerche di “The Bisenzio Project” da lui ideato e diretto.

Sicilia / Archeologia subacquea: ritrovate 40 rare anfore antiche tra Marina di Noto e Vendicari (da STORIE & ARCHEOSTORIE)


Una quarantina di anfore antiche risalenti a un’epoca che va dal I secolo a.C. al I secolo d.C., allineate nella posizione di stivaggio originale, sono state ritrovate nel tratto di mare della Riserva naturale di Vendicari, in provincia di Siracusa, grazie a un rilievo fotogrammetrico tridimensionale realizzato dalla Soprintendenza del Mare in collaborazione con il Capo Murro Diving Center di Siracusa. Il ritrovamento è avvenuto a circa 3 miglia dalla costa, a una profondità di 70 metri.

Le anfore, di tipo “Richborough 527”, una tipologia di contenitore ceramico rinvenuta sia nell’Inghilterra meridionale che nelle Isole Eolie, fanno parte di un importante relitto di una nave da trasporto, individuato nel gennaio del 2022 grazie alla segnalazione di due pescatori di Avola, che non era stato mai indagato nella sua profondità.

«Si tratta di anfore piuttosto rare – ha detto l’assessore regionale ai Beni culturali, Francesco Paolo Scarpinato – il cui ritrovamento rappresenta un’opportunità unica per approfondire lo studio sia del carico che del relitto. Questa scoperta ci permetterà di acquisire ... CONTINUA A LEGGERE SU STORIE&ARCHEOSTORIE

L’archeologia subacquea e il 5G. Un’esperienza inedita San Vito Lo Capo (da Cous Cous Fest - Festival dell'Integrazione Culturale)


Tecnologia e storia si sono incontrati al Cous Cous Fest con il progetto Audiovisivo 5G.

Un'emozionante sfida tecnologica a San Vito Lo Capo, un progetto coordinato da EI Towers S.p.A. e finanziato dal MIMIT, il Ministero delle Imprese e del Made in Italy: grazie all'innovativa tecnologia 5G Vodafone it, é stato trasmesso in tempo reale una diretta video da un affascinante sito archeologico subacqueo, direttamente al Bia Theatre di Piazza Santuario. 

Protagonista di questa esperienza è stato il sito delle "macine", situato nel golfo tra Capo San Vito Lo Capo e la diga foranea del porto, a una profondità tra i 15 e i 18 metri. Il fondale, arricchito da sabbia, posidonia, materiali litici e ceramici, è stato esplorato in DIRETTA con un collegamento al Bia Theatre grazie all’interazione live tra i presentatori Valentina Caruso e Federico Quaranta, un archeologo e Riccardo Cingillo, esperto subacqueo e documentarista.

PUOI VEDERE IL VIDEO YOUTUBE QUI

venerdì 1 novembre 2024

Nel mese di novembre 2024 ben due nuovi festival hanno selezionato il nostro ultimo documentario "Uomini e dei, il mare e il sacro"

Continuano le proiezioni del nostro ultimo documentario "UOMINI E DEI, IL MARE E IL SACRO" (Regia di Massimo D'Alessandro) nelle selezioni ufficiali dei festival internazionali. 

Nel mese di novembre ci saranno due importanti proiezioni:

sabato 9 novembre alle ore 17:00: MFAF Split - 8th International Archaeology Film Festival di Spalato (Crozia) 

mercoledì 13 novembre alle ore 18:30: FICAB - 24th Festival Internacional de Cine Arcquelogico de Bidasoa (Irun, Paesi Baschi, Spagna)

venerdì 18 ottobre 2024

TECHNOLOGY FOR ALL ... ON THE ROAD. Seconda tappa: Foligno 25 e 26 ottobre 2024


Il centro storico di Foligno ben si presta ad un evento di questo tipo vista la sua natura ricca di storia, architettura e archeologia che si notano camminando per le strade dell’attuale città che si mescola con i resti dell’antica Fulginia, a tratti visibile nelle strtture più moderne a tratti nascosta dalla stratificazione architettonica nel tempo e visibile in ambienti ipogei. Palazzo Trinci è una location ideale ed estremamente suggestiva: entrando troviamo il cortile porticato, perfetto come area espositiva, al primo piano invece una bellissima sala delle udienze con le poltroncine rosse nell’ala est dell’edificio e nella parte ovest si arriva al pozzo.

Istituzione ospitante: Università di Perugia 
Contatto di riferimento: Dott.ssa Giuliana Galli 
Luogo Convegno: Palazzo Trinci 2 aule (170 pp, 120 pp). 
Spazio espositivo: cortile del Palazzo Trinci 
Enti e istituzioni coinvolte: Comune di Foligno, Ordine Architetti Perugia, Ordine Ingegneri Perugia, Ordine dei Geometri di Perugia, Agenzia Spaziale Italiana, Diocesi di Foligno, Ministero dell'Ambiente della Sicurezza Energetica, Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale.




La Soprintendenza del Mare della Sicilia compie vent’anni (da TELESUD)

Nata nel 2004, grazie all’intuizione e alla volontà di Sebastiano Tusa, la Soprintendenza del Mare della Regione Siciliana compie vent’anni. 

Per l’occasione, mercoledì 16 ottobre, presso il Palazzetto Mirto a Palermo, si terrà una giornata di celebrazione e studi per ripercorrerne la storia. Un semplice articolo di legge ne dispose la creazione, seguendo in ciò l’esempio della “Eforìa alle antichità subacquee” già da tempo esistente in seno al Ministero della Cultura della Grecia. In Europa si trattò della seconda istituzione governativa appositamente demandata alla ricerca, tutela e valorizzazione del patrimonio culturale subacqueo. 

«Oggi – dice l’assessore regionale ai Beni culturali e all’identità siciliana, Francesco Paolo Scarpinato – la Soprintendenza del Mare vuole celebrare e ripercorrere la sua storia. Rivolgiamo un pensiero commosso a Sebastiano Tusa che ci ha prematuramente lasciato nel 2019. 

La sua memoria è presente in tutti noi che portiamo avanti i suoi insegnamenti proiettati nel futuro dell’archeologia subacquea». Molti gli ospiti impegnati a ripercorrere venti anni di ricerche, di scavi, di ritrovamenti importanti. Tra questi il comandante della Direzione marittima della Sicilia occidentale .... CONTINUA A LEGGERE SU TELESUD

mercoledì 16 ottobre 2024

Archeologia subacquea: i segreti sommersi della penisola di Gallipoli in Turkyie (da THE WATCHER POST)

Ci sono posti che custodiscono segreti antichi quanto l’uomo. Tra questi annoveriamo, senza ombra di dubbio, la Turchia, paese che continua a regalarci straordinarie scoperte. Il numero degli scavi archeologici nel Paese, che era di 670 nel 2021, è salito per la prima volta a 720 nel 2023 e si prevede che aumenterà ulteriormente a 750 nel 2024, raggiungendo gli 800 nel 2026.

Alcuni antichi tesori, però, non emergono dagli scavi, ma sono custoditi sul fondo del mare come i relitti della battaglia di Gallipoli (Gelibolu in turco) del 1914, una delle prime operazioni di guerra anfibia dell’epoca moderna. 110 anni fa una flotta anglo-francese per permettere alle forze via terra di arrivare a Costaninopoli e costringere la Turchia a uscire dalla triplice alleanza intraprese una serie di sanguinose battaglie nello stretto dei Dardanelli. Le forze turche, mettendo in campo una straordinaria resistenza, costrinsero i soldati australiani e neozelandesi a ritirarsi dopo aver subito ingenti perdite.

I relitti di questa guerra sono visitabili dal 2021, quando è stato inaugurato Il Parco Storico Subacqueo di Gallipoli, punto d’incontro ... CONTINUA A LEGGERE SU THE WATCHER POST

lunedì 14 ottobre 2024

Sicilia, al via il recupero del relitto “Gela 2”, la nave greca del V secolo a.C. che giace sul fondale di contrada Bulala. (da STORIE&ARCHEOSTORIE)


Entrano nel vivo le operazioni di recupero del relitto denominato “Gela 2”, individuato nel 1995 nei fondali di contrada Bulala a Gela, nel Nisseno. Si tratta di una nave greca del V secolo a.C. lunga circa 15 metri e larga 5, rinvenuta a circa 6 metri di profondità. La Soprintendenza del mare della Regione Siciliana, grazie ad un finanziamento del Fondo sociale di coesione di oltre 900 mila euro, già nel mese di luglio aveva avviato lo scavo archeologico subacqueo per liberare i legni dell’imbarcazione, oltre che i materiali relativi al carico della nave, dai fondali particolarmente sabbiosi.

Le operazioni sono state realizzate dalla ditta specializzata in lavori subacquei Atlantis scrl di Monreale, in provincia di Palermo, sotto la direzione scientifica della Soprintendenza del mare. Il tempo stimato per l’esecuzione dei lavori di recupero è di 270 giorni.

Per cominciare, sarà completato lo smontaggio e il recupero dei legni dell’imbarcazione e poi inizieranno i lavori ... CONTINUA A LEGGERE SU STORIE&ARCHEOSTORIE

sabato 12 ottobre 2024

9 ottobre 2024: Licodia Eubea (Ct). Il XIV Festival della Comunicazione e del Cinema archeologico entra nel vivo: non solo film (undici tra mattina, pomeriggio e sera), ma anche laboratori didattici, una masterclass per la regia, e il primo "Incontro sull'Antico" incentrato sulle grotte di Licodia Eubea

Con la seconda giornata, giovedì 10 ottobre 2024, il XIV Festival della Comunicazione e del Cinema archeologico di Licodia Eubea (Ct) entra nel vivo. Non solo film (undici tra mattina, pomeriggio e sera), ma anche laboratori didattici, una masterclass per la regia, e il primo "Incontro sull'Antico" incentrato sulle grotte di Licodia Eubea, durante il quale saranno presentati i risultati di uno studio condotto sugli scavi delle Grotte di Marineo, al quale parteciperanno rappresentanti della Soprintendenza ai Beni Culturali e dell'Università di Catania. 


Dopo i laboratori didattici riservati alle scuole, per tutta la mattinata al polo culturale della Badia mentre al teatro della Legalità c'è la sezione di film "Ragazzi e archeologia", il pomeriggio si apre alle 15, con la
Masterclass di regia "La terza dimensione della Storia. Le antiche aree sotterranee: ricerca ed opportunità" a cura di Massimo D'Alessandro, autore e regista di documentari, video teatrali, servizi televisivi di avventura, esplorazione e ricerca subacquea. ... CONTINUA A LEGGERE SU ARCHEOLOGIAVOCIDALPASSATO

venerdì 11 ottobre 2024

Nominata la Giuria della XIV edizione del Festival della Comunicazione e del Cinema Archeologico di Licodia Eubea (da ARCHEOLOGIAVOCIDALPASSATO)


Ecco i volti dei della Giuria Internazionale di Qualità di questa edizione del Festival della Comunicazione e del Cinema Archeologico di Licodia Eubea. A loro, l'arduo compito di assegnare il "Premio ArcheoVisiva" al film che meglio di tutti riesce a coniugare ricerca scientifica e linguaggio cinematografico. 

Massimo D'Alessandro è autore e regista di documentari, video teatrali, servizi televisivi di avventura ed esplorazione. È responsabile comunicazioni della ASSO - Archeologia Subacquea Speleologia Organizzazione e della Federazione Hypogea. 

Giulia Iannello è responsabile della progettazione culturale di Magmafestival Acireale. È formatrice in ambito audiovisivo per istituti scolastici ed enti di formazione, organizzatrice di eventi culturali e produttrice esecutiva nel settore audiovisivo. 

Vassilis Loules è regista di documentari e lungometraggi. Collabora con la principale emittente televisiva greca, la ERT e con l'Archivio film del Ministero greco degli Affari Esteri. 

Maria Turco è archeologa preistorica ed opera come funzionario presso la Soprintendenza per i Beni Culturali e Ambientali di Catania.

I nostri giurati sono al lavoro da settimane per individuare, tra le tante opere in concorso, il "Premio ArcheoVisiva" 2024. Quale sarà? Seguiteci fino alla fine per scoprirlo!

BISENZIO PROJECT: seconda campagna di indagine e scavo 2024

Condensati in dieci minuti i momenti salienti della campagna di scavo archeologico stratigrafico 2024 di sei settimane avvenuta nell’ambito del The Bisenzio Project. Questo video è una sintesi delle oltre duecento ore di documentazione filmica dello scavo della campagna 2024.


Il Progetto Bisenzio (Bisenzio Project) nasce come progetto di ricerca multidisciplinare triennale, finanziato inizialmente dalla DeutscheForschungsgemeinschaft (DFG), sotto gli auspici della Soprintendenza Archeologica del Lazio e dell’Etruria Meridionale e di fatto reso possibile in principio dalle autorizzazioni da questa concesse ed oggi dalla concessione ministeriale. 

Il team internazionale di ricerca è composto da prestigiosi Istituti di Ricerca, tra i quali l’ISPRA, ed è diretto dal Dr. Andrea Babbi ricercatore CNR ISPC. Scopo del progetto è lo studio della città “Etrusca” di Bisenzio. 

Il primo triennio di ricerca si è concluso nel dicembre 2017. Nel luglio 2021 ha avuto avviola seconda fase delle ricerche che consentiranno di approfondire, anche attraverso la realizzazione di carotaggi nella terraferma e nell’area del lago, il quadro delle conoscenze relativo alle trasformazioni ambientali avvenute nel corso del lungo periodo di frequentazione del sito. 

Ubicato lungo le sponde del settore sud-occidentale del Lago di Bolsena, l’insediamento di Bisenzio fiorì tra il IX e gli inizi del V secolo a.C. Una evidente espressione della vitalità della comunità che viveva questo territorio sono i ricchi e numerosi corredi funerari rinvenuti, attualmente in mostra presso numerosi musei e, in particolare, presso il Museo Nazionale Etrusco di Viterbo e il Museo di Villa Giulia in Roma.

XIV FESTIVAL DELLA COMUNICAZIONE E DEL CINEMA ARCHEOLOGICO: A Licodia Eubea la settima arte al servizio di un patrimonio da salvare


La cittadina calatina dal 9 al 13 ottobre è quartiere generale del Festival della Comunicazione e del Cinema archeologico che, giunto alla XIV edizione, ha l'ambizione di comunicare l'importanza del patrimonio culturale e della sua tutela ad un pubblico sempre più ampio e giovane. I direttori artistici Alessandra Cilio e Lorenzo Daniele: «Abbiamo l'obbligo morale di proteggerlo e di consegnarlo alle future generazioni attraverso un linguaggio consono» Sabato 19 ottobre, a Chiaramonte Gulfi, la giornata dedicata al cinema documentaristico siciliano.


Licodia Eubea (Ct), da mercoledì 9 a domenica 13 ottobre 2024 e a Chiaramonte Gulfi (Rg), sabato 19 ottobre 2024 

Il Festival della Comunicazione e del Cinema Archeologico di Licodia Eubea nasce con l'obiettivo di promuovere la salvaguardia e la valorizzazione del patrimonio culturale attraverso il cinema, avvicinando soprattutto i giovani a queste tematiche. Licodia Eubea, cittadina con una profonda eredità archeologica, diventa il centro di un'iniziativa che punta a comunicare l'importanza del patrimonio culturale, sottolineando la sua tutela e memoria. 

Gli ideatori del festival sono Alessandra Cilio e Lorenzo Daniele, rispettivamente archeologa-sceneggiatrice e regista-autore. Da 14 anni, Cilio e Daniele portano avanti questa iniziativa, nata grazie alla collaborazione tra le associazioni culturali ArcheoVisiva e Archeoclub di Licodia Eubea “Mario Di Benedetto”, con l’intento di utilizzare il cinema per raccontare l'archeologia e il patrimonio culturale. 

L'edizione 2024, la XIV del festival, è rappresentata da un'immagine simbolica: un elmo dorato decorato da foglie scure, ideato dall'illustratore Pierluigi Longo. Questo elmo, ispirato a motivi antichi, rappresenta la continuità tra passato e presente e invita il pubblico a riflettere sul rapporto tra storia e modernità. I direttori artistici sottolineano l'importanza di proteggere il patrimonio culturale dalla dimenticanza e di trasmetterlo alle future generazioni. Per farlo, è fondamentale utilizzare un linguaggio adatto che renda comprensibile e affascinante il lavoro degli archeologi al grande pubblico. Questo è il motivo per cui il festival si arricchisce di altre attività, oltre al cinema, come incontri con specialisti, mostre e workshop. 


L’edizione 2024 del festival, sostenuta da enti come la Sicilia Film Commission e il MIC - Direzione generale Cinema e audiovisivo, si svolgerà a Licodia Eubea dal 9 al 13 ottobre, con una speciale finestra a Chiaramonte Gulfi (Rg) il 19 ottobre dedicata al cinema documentaristico siciliano. Durante il festival saranno proiettati 40 film, di cui 4 fuori concorso, provenienti da ogni parte del mondo. L’inaugurazione si terrà presso il Teatro della Legalità il 9 ottobre alle ore 17, con la partecipazione dei direttori artistici, delle autorità locali e di Donatella Irene Aprile , Soprintendente dei Beni culturali di Catania. Subito dopo, si aprirà la mostra fotografica “Nescienza” dell’artista sperimentale Daniele Cascone , presso l’ex chiesa di San Benedetto e Santa Caterina. 

Uno degli aspetti distintivi del festival è il suo forte legame con il territorio. Licodia Eubea, un piccolo centro periferico della provincia di Catania, viene presentata come un luogo ricco di bellezze archeologiche, naturalistiche e paesaggistiche. Il festival mira a valorizzare questa area attraverso attività culturali che coinvolgono non solo il cinema, ma anche il turismo e l’enogastronomia. Tra le attività previste ci sono passeggiate, aperitivi con prodotti locali e incontri con le delegazioni artistiche dei film in concorso. Un evento centrale del festival sarà l’incontro “Le grotte di Licodia Eubea. Ricerca, tutela e valorizzazione di un territorio” , previsto per il 10 ottobre . Parteciperanno esperti come Maria Turco (funzionaria archeologa), Orazio Palio (docente di Preistoria e Protostoria) e Antonio Barone , autore ed esperto Pnrr per i beni culturali di Licodia Eubea.
 
Il festival non si limita alle proiezioni cinematografiche. Sabato 12 ottobre , ci sarà l’incontro “Mo(n)stre. Ironia e comunicazione del patrimonio culturale” , con Fabrizio Federici , storico dell’arte e noto fenomeno social. Federici racconta il patrimonio culturale con ironia attraverso il suo profilo Mo(n)stre , utilizzando meme e giochi di parole. Domenica 13 ottobre , prima della cerimonia di premiazione, si terrà una tavola rotonda dal titolo “Rubare il passato. Tombaroli, ladri e cacciatori di tesori: il reale e immaginario” , con la partecipazione di Tsao Cevoli (direttore della rivista Archeomafie), Dania Mondini (giornalista Rai), Lidia Vignola (archeologa e presidente dell’Osservatorio Internazionale Archeomafie) e Serena Raffiotta , che modererà l’incontro. 

Il cuore del festival rimangono le proiezioni cinematografiche. I film in concorso provengono da Francia, Italia, Spagna, Portogallo, Polonia, Svizzera, Grecia, Turchia, Bulgaria e persino Cina . Di particolare rilievo sono 24 film in prima regionale , 6 in prima nazionale e 4 in prima assoluta . Alla fine delle cinque giornate, verranno assegnati tre premi: 1. Premio “Archeoclub d’Italia” , al film più apprezzato dal pubblico. 2. Premio “ArcheoVisiva” , assegnato da una giuria internazionale di qualità composta da Massimo D’Alessandro (autore e regista), Giulia Iannello (project manager di Magma – mostra di cinema breve), Maria Turco (funzionaria archeologa) e Vasileios Loules (regista greco). 3. Premio “Antonino Di Vita” , dedicato al famoso archeologo e assegnato a un professionista che ha contribuito alla promozione del patrimonio culturale. 

Per la prima volta, il Festival della Comunicazione e del Cinema Archeologico si espanderà oltre Licodia Eubea, con un evento speciale a Chiaramonte Gulfi il 19 ottobre . Presso il Teatro Leonardo Sciascia , verranno proiettati tre film, tra cui “Terramatta. Il Novecento siciliano di Vincenzo Rabito analfabeta siciliano” , diretto da Costanza Quatriglio , regista palermitana, che sarà presente per un dibattito con il pubblico. Oltre a questo, saranno proiettati “Anima Insulae” di Lorenzo Daniele e “Nothing holier than a dolphin” di Isabella Margara . La giornata si concluderà con la presentazione del libro “Terroir. Metafisica del territorio (e del vino)” di Cristian Aiello e Antonella Giardina .

Il Festival della Comunicazione e del Cinema Archeologico di Licodia Eubea continua a crescere e a consolidarsi come uno dei più importanti eventi dedicati alla comunicazione del patrimonio culturale e archeologico. Grazie all'impegno di Alessandra Cilio e Lorenzo Daniele, il festival attira sempre più l'attenzione del pubblico e degli esperti del settore. L’edizione 2024 promette di offrire un’ampia gamma di contenuti culturali, rafforzando il legame tra cinema, archeologia e promozione del territorio.

lunedì 30 settembre 2024

4 ottobre 2024: proiezione del documentario "UOMINI E DEI, IL MARE E IL SACRO" al RAM Festival di Rovereto

Il 4 ottobre alle ore 18 circa, nell'ambito dell'edizione 2024 del RAM Film Festival di Rovereto verrà proiettato il nostro documentario UOMINI E DEI, IL MARE E IL SACRO. Il nostro regista Massimo D'Alessandro sarà presente all'evento per presentare il documentario e incontrare il pubblico.

La proiezione si inserisce nel ricchissimo programma del Festival che vi invitiamo a consultare a questo link: www.ramfilmfestival.it

IL FESTIVAL:

"Dal 1990, la Fondazione Museo Civico di Rovereto organizza un festival cinematografico dedicato all'archeologia e al patrimonio culturale, oggi conosciuto come RAM - Rovereto Archeologia Memorie. Il festival si tiene ogni anno all'inizio di ottobre e propone una formula che include proiezioni di film, incontri, esposizioni, corsi di formazione e visite guidate.   L'edizione 2024 del festival si svolgerà dal 2 al 6 ottobre, presentando i più recenti documentari, docu-fiction e cortometraggi animati sulla ricerca archeologica e sul patrimonio culturale. Quest'anno, il focus principale è intitolato "Sguardi sulle migrazioni", un tema che esplora le migrazioni del passato, dai grandi flussi alle piccole migrazioni, avvenute per motivi economici, guerre, cambiamenti climatici e ambientali. L'attenzione sarà posta sui popoli in movimento che hanno influenzato e mescolato culture, tradizioni, architetture ed espressioni artistiche."

IL DOCUMENTARIO "UOMINI E DEI, IL MARE E IL SACRO"

Le grotte sull'isolotto di Sant'Eufemia, di fronte alla città di Vieste, custodiscono un segreto millenario: più di 200 iscrizioni rupestri che raccontano storie dimenticate. Un prezioso patrimonio che dal periodo romano fino all'età contemporanea offre uno sguardo affascinante sulla vita dei marinai che solcavano le acque pericolose dell'Adriatico. Dalle incisioni più antiche dedicate alla dea Venere Sosandra, la "salvatrice degli uomini", fino a quelle cristiane del periodo medievale, dove i naviganti rendevano omaggio alle loro divinità protettrici incidendo sulle pareti rocciose le loro dediche votive. Ma questa grotta non era solo un santuario, era un testimone silenzioso di secoli di vita. Emergono reperti archeologici che coprono quasi mille anni di storia: ceramiche antiche, frammenti di ossa umane. Segni tangibili di un passato lontano. Un luogo che si inserisce in quella "geografia del sacro" che caratterizza le coste del basso adriatico e lo stretto di Otranto, di cui scopriremo altri santuari marittimi fin sulle coste dell'Albania, nella baia di Grammata. Uno straordinario rinvenimento che non solo rivela un frammento della storia di questo territorio, ma ci invita a riflettere sul legame profondo che l'uomo ha sempre avuto con il mare e con le sue divinità. Grazie al lavoro degli archeologi delle università di Bari e Foggia guidati dal prof. Giuliano Volpe, il patrimonio iconografico dell'isola di Sant'Eufemia ritrova la sua voce, raccontando le sue storie sepolte nel tempo e aprendo nuove porte alla comprensione del passato. 

Consulenza scientifica: Giuliano De Felice, Danilo Leone, Maria Turchiano, Giuliano Volpe 
Produttori esecutivi: Mario Mazzoli, Maria Teresa Pilloni 
Montaggio e Regia: Massimo D'Alessandro 

Produzione: - A.S.S.O. (Archeologia Subacquea Speleologia Organizzazione) Ets - Università degli Studi di Bari Aldo Moro (Dirium, Dipartimento di Ricerca e Innovazione Umanistica) - Università degli Studi di Foggia (Distum, Dipartimento di Studi Umanistici, Lettere, Beni Culturali, Scienze della Formazione) con il contributo di Progetto CHANGES, Cultural Heritage Active Innovation for Sustainable Society (cod.: PE_00000020 – CUP: H53C22000860006), Spoke 1 – Historical Landscapes, Traditions and Cultural Identities




 

lunedì 16 settembre 2024

Presentazione del libro "Portus. Studio sul cosiddetto portico di Claudio" (Ostia Antica)


Venerdì 20 settembre alle ore 17 presso la Sala Mireille Cébeillac (Antiquarium) di Ostia antica sarà presentato il volume "Portus. Studi sul cosiddetto Portico di Claudio" di Riccardo Frontoni. 

Introduce il direttore del Parco Alessandro D'Alessio, presentano Stefano Borghini, funzionario architetto del Parco archeologico del Colosseo e Patrizia Verduchi, professoressa di architettura antica all'Università egli Studi di Udine. 

Interviene l'autore. 

L'ingresso è libero, per assistere alla conferenza è necessario recarsi in biglietteria e ritirare il titolo di accesso gratuito, a partire dalle ore 16,45 e fino alle 18.

Nuova Esplorazione speleosub nella Risorgenza La Rolaga (da SCINTILENA)

A.S. Gullivert e Scuola Nazionale di Speleologia Subacquea e Collaborano per Indagare il Secondo Sifone

Il 21 e 22 settembre, la Scuola Nazionale di Speleologia Subacquea della Società Speleologica Italiana, in collaborazione con A.S. Gullivert, condurrà un’importante esplorazione nella risorgenza della Rolaga, situata nel comune di Giuliano di Roma (FR). L’obiettivo principale di questa missione è indagare il secondo sifone, che fino ad oggi rimane inesplorato. 

La squadra di esplorazione sarà composta da tre speleosub e cinque speleologi di supporto, tutti esperti nel campo della speleologia subacquea. Questa attività rappresenta la continuazione di un’esplorazione avvenuta nel 2020, durante la quale fu confermato lo stato del rilievo della grotta.


La risorgenza della Rolaga è una delle aree più affascinanti e meno conosciute del territorio, e questa nuova esplorazione potrebbe fornire dati preziosi per la comunità scientifica. 

La missione si concentrerà sull’analisi delle caratteristiche geologiche e idrologiche del secondo sifone, con l’obiettivo di mappare e documentare l’area in modo dettagliato. L’esplorazione del 2020 ha già fornito importanti ... CONTINUA A LEGGERE SU SCINTILENA.COM

sabato 14 settembre 2024

Vintage Scuba Days. Sabato 28 e domenica 29 settembre a Trevignano Romano


Sabato 28 e domenica 29 settembre a Trevignano Romano 

Avanguardia e tradizione della subacquea sul Lago di Bracciano 

Vintage Scuba Days è un evento unico nel suo genere. È promosso da Pippo Cappellano, tra i più apprezzati documentaristi subacquei a livello internazionale con al suo attivo migliaia di ore di immersione; ha iniziato ad immergersi negli anni ’50 ed è stato testimone di quello che definisce “Il taglio ombelicale con la superficie, quando i subacquei divennero finalmente liberi di respirare con un paio di bombole d’aria sulle spalle.” 

Vintage Scuba Days, la cui prima edizione venne realizzata nel 2016, vuole essere un punto di contatto tra le vecchie e le nuove generazioni di subacquei, per mantenere la memoria e promuovere la divulgazione e la conoscenza di questa attività che per alcuni è hobby, per altri lavoro e per altri ancora campo di ricerca e innovazione. 

Vintage Scuba Days sarà un viaggio emozionante tra i cimeli d’epoca (perfettamente funzionanti) e le nuove attrezzature, arricchito da conferenze, workshop, resoconti di viaggio, immersioni, laboratori, proiezioni, esposizioni, editoria, arte, attrezzature tecniche, offerta e scambio di attrezzature d’epoca. 

Tra i momenti clou, la dimostrazione in acqua del livello tecnico raggiunto dalla telemedicina a cura del DAN; il racconto di Gianna Casazza, la prima biologa italiana che si è immersa nelle acque dell’Antartide; l’allarme sull’aumento del livello degli oceani spiegato dal geologo dell’INGV Marco Anzidei. E molto altro ancora. 

Vintage Scuba Days si svolge presso lo Skipper White in via della Rena 81 e nello specchio d’acqua antistante, dalle 9 alle 19 sia sabato 28 che domenica 29. 

Vintage Scuba Days è realizzato con il Patrocinio del Comune di Trevignano Romano, di DAN – Divers Alert Network, HDS – Historical Diving Society Italia e del Premio Atlantide e con la collaborazione di CTS – Centro Tecnico della Subacquea, WAC – World Activity Com, Stefanelli Edilizia, Ireco e Ocean4Future. 

Per informazioni : vintagescuba2024@gmail.com 

Questo il programma completo:



giovedì 12 settembre 2024

Orvieto e la fine della libertà etrusca: la mostra “Volsinio capto. 265-264 a.C.” (Orvieto, Museo Etrusco “Claudio Faina”)


Un episodio centrale nella storia dell’Etruria: la conquista di Velzna (Volsinii, in lingua latina), l’odierna Orvieto, l’ultima città-stato etrusca a cadere in mano romana, è raccontato nella mostra “Volsinio capto. 265-264 a.C.”, allestita a Orvieto nel Museo Etrusco “Claudio Faina” (fino all’8 dicembre). Lo scopo della mostra è ricomporre i frammenti di una vicenda storica che si sono eccezionalmente conservati. 

Catalogo a cura di Giuseppe M. Della Fina pubblicato da Palombi (testi di Claudio Parisi Presicce, Monica Ceci, Francesca de Caprariis, Anna Maria Rossetti e del curatore). 

Il racconto di uno storico bizantino 

L’episodio è raccontato, a partire dalle sue cause, da Giovanni Zonara (XII sec.), che scrive lontano dagli avvenimenti, ma avendo a disposizione fonti storiche andate perdute per noi. Lo storico bizantino narra le sconfitte inanellate da Velzna nei confronti di Roma che costellarono i decenni iniziali del III sec. a.C. e che portarono a una delegittimazione delle classi dirigenti locali e a un rivolgimento violento degli assetti istituzionali e sociali. L’aristocrazia, allontanata dal potere, chiese nel 265 a.C. l’intervento dell’esercito romano che, dopo un lungo assedio, nell’anno successivo, arrivò a saccheggiare la città e a trasferire ... CONTINUA A LEGGERE SULLA RIVISTA ARCHEOLOGIA VIVA

Bronzi di mezza età. Il miracolo Riace e la ‘rivoluzione’ naufragata dell’Italia (di Enrico Felici, dalla rivista "L'Archeologo Subacqueo"


La rivista "L'Archeologo Subacqueo" ha già ospitato varie riflessioni critiche sulla gestione italiana del patrimonio archeologico subacqueo e sui comportamenti degli attori che su di esso agiscono. Stavolta proviamo a ricostruire quanto in particolare è avvenuto nella politica dell’archeologia subacquea nel periodo che è iniziato con la scoperta dei Bronzi, l’evento che ha costituito un discrimine per l’archeologia subacquea in Italia. 


Riace, 16 agosto 1982: Stefano Mariottini (a sin.) con il bronzo B (da Guzzo 2015)

Questa non è dunque una rassegna delle ricerche, che richiederebbe uno spazio molto più ampio; è una carrellata di fatti, di personaggi e di riflessioni. Per la quale prendiamo appunto le mosse dal ‘compleanno’ dei Bronzi di (rectius: da 1) Riace, che hanno compiuto nell’anno appena trascorso i cinquanta; per quanto riguarda noi, ovviamente, essendo essi per il mondo contemporaneo ‘nati’ nel 1972. I compleanni sono belle ricorrenze, ricordano che il festeggiato c’è, esiste: ciò rende il ‘bilancio Bronzi’ positivo, poiché essi, frutto - non va dimenticato - di un rinvenimento casuale, ci sono, per la percezione mondiale dell’Italia, per la scienza, per la Cultura, per l’Umanità ecc.; i Bronzi hanno rivelato, se ce ne fosse stato bisogno, le potenzialità della porzione litoranea e sommersa del territorio. 

I compleanni costringono però a considerazioni sul tempo che passa e sui suoi effetti; assumiamo qui la commemorazione come punto di passaggio convenzionale, per ripercorrere questi cinque decenni: a futura memoria, ma anche tentando di scorgere segni di possibili scenari futuri per l’archeologia subacquea in Italia.

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venerdì 6 settembre 2024

PYRGI SCAVO APERTO: alla scoperta del porto e del grande santuario Etrusco

 



San Cataldo: un porto sommerso a poche bracciate dalla costa (da ARTUU.IT)

San Cataldo: un porto sommerso a poche bracciate dalla costa (di Stefania Malerba)


A poche bracciate dalla costa adriatica, nella località di San Cataldo, a una decina di chilometri da Lecce, l’acqua per secoli ha celato memorie che, solo da poco, sono state rese pubbliche e “visitabili”. Per esplorare il fondale e immergersi nella storia, è sufficiente portare con sé maschera e boccaglio, e nelle giornate in cui l’acqua è limpida – fortunatamente accade abbastanza spesso – non sono necessari neanche quelli. Munirsi di pinne non è obbligatorio, ma è utile a darsi una spinta in più.

Vastissimo il patrimonio sommerso che è stato riportato alla vista ed è giornalmente monitorato, con cura e dedizione estrema, e costanti gli interventi di rimozione della sabbia che, a causa di venti e correnti, si sedimenta sui reperti. 

Il fautore di molte di queste scoperte, soprattutto in Puglia, è il è il Centro Euromediterraneo per l’Archeologia dei Paesaggi Costieri e Subacquei ESAC, coordinato da Rita Auriemma, docente di Archeologia subacquea presso l’Università del Salento.Per immergersi in un’altra epoca, a volte non serve fare lunghi cammini. Può bastare fare un tuffo giù e tenere gli occhi ben aperti. È quello che succede quando si visita il “Porto Sommerso”, in località “Posto San Giovanni”, lungo la costa tra San Cataldo e ... CONTINUA A LEGGERE SU ARTUU.IT

Dal 7 al 29 settembre: Notti magiche... aperture serali nei weekend di settembre: Castello di Giulio II e Museo delle Navi (Parco Archeologico di Ostia Antica)

Si amplia l'offerta culturale del Parco Archeologico di Ostia Antica che a settembre, grazie all'adesione al Piano di Valorizzazione, estende l'orario di apertura alla fascia serale nei weekend nelle due sedi espositive del Museo delle Navi di Fiumicino e del Castello di Giulio II. 

A settembre, quindi, il Museo delle Navi di Fiumicino e il Castello di Giulio II nel borgo di Ostia antica sono aperti in notturna i sabati e le domeniche. 

Il Museo delle Navi sarà aperto a partire da sabato 7 settembre fino a domenica 29 settembre, dalle ore 19.30 alle 23 (ultimo ingresso 22.30); il Castello di Giulio II aprirà dal weekend successivo, 14-15 settembre, dalle ore 19.30 alle 23 (ultimo ingresso 22.30) fino al weekend del 5-6 ottobre. Entrambi i siti offrono nelle aperture serali ingresso gratuito. Maggiori informazioni qui

martedì 3 settembre 2024

Ostia antica, da nuovi scavi preziosi indizi sulla vita nell’età imperiale (dal canale YouTube del MIC)

Ostia antica, da nuovi scavi preziosi indizi sulla vita nell’età imperiale (dal PARCO ARCHEOLOGICO DI OSTIA ANTICA)

Sangiuliano: “Complimenti a chi sta lavorando per riportare alla luce testimonianze importanti”

Nuovi frammenti archeologici di oggetti utilizzati nella vita imperiale e legati ai rituali del culto emergono dagli scavi nell’Area Sacra del Parco archeologico di Ostia antica. 

La scoperta, dopo il recupero di due frammenti dei Fasti Ostienses venuti alla luce l’anno scorso, è avvenuta nel corso di un recente intervento, attuato con fondi CIPE, e finalizzato alla risistemazione generale dell’area per la sua prossima riapertura al pubblico con il restauro dei templi e il ripristino delle canalizzazioni che garantivano lo smaltimento delle acque meteoriche. 


Durante lo svuotamento di un pozzo, posto davanti alla scalinata del tempio di Ercole, profondo circa 3 metri e ancora pieno d’acqua, è emersa una cospicua quantità di reperti databili in gran parte tra la fine del I e il II d.C., molto ben conservati in quanto immersi in un fango povero d’ossigeno. Si tratta di ceramiche di varia ... CONTINUA A LEGGERE SUL SITO DEL PARCO ARCHEOLOGICO DI OSTIA ANTICA

Area Sacra di Ostia antica: nuove scoperte archeologiche (da ARTEMAGAZINE.IT)

ROMA – Nuovi e significativi frammenti archeologici, utilizzati nella vita quotidiana e nei rituali del culto imperiale, sono stati rinvenuti durante recenti scavi nell’Area Sacra di Ostia antica. Questa scoperta nel Parco archeologico, che segue il recupero di due frammenti dei Fasti Ostienses avvenuto lo scorso anno, è stata possibile grazie a un intervento finanziato dai fondi CIPE, mirato alla risistemazione generale dell’area in vista della sua riapertura al pubblico. 


Il ritrovamento in un pozzo 

Durante le operazioni di svuotamento di un pozzo situato di fronte alla scalinata del tempio di Ercole, profondo circa tre metri e ancora pieno d’acqua, è emersa una notevole quantità di reperti databili in gran parte tra la fine del I e il II secolo d.C. Gli oggetti, perfettamente conservati grazie al fango povero di ossigeno, includono ceramiche di varia tipologia, lucerne, frammenti di contenitori in vetro, lacerti di marmo ... CONTINUA A LEGGERE SU ARTEMAGAZINE.IT

 

Ostia antica, ritrovati nuovi frammenti archeologici nell’area sacra (da TGR LAZIO)

I reperti sono stati rinvenuti nel corso di un recente intervento per la risistemazione del Parco. Secondo gli esperti sono databili in gran parte tra la fine del I e il II secolo d.C


Oggetti connessi ai culti pagani oracolari, utilizzati nel periodo Imperiale e legati alla quotidianità dei nostri antenati. Sono i nuovi frammenti archeologici emersi dagli scavi nell'area sacra del Parco archeologico di Ostia antica. Ceramiche di varia tipologia, lucerne, frammenti di contenitori in vetro, ossa animali e noccioli di pesca sono stati rinvenuti nel corso di un recente intervento per la risistemazione del Parco - in vista della sua prossima riapertura al pubblico - durante lo svuotamento di un pozzo davanti alla scalinata del tempio di Ercole. 

Secondo gli esperti i reperti sono databili in gran parte tra la fine del I e il II d.C. Fra i reperti più significativi - conservati in ottimo stato in quanto immersi in un fango povero d'ossigeno - c'è un oggetto in legno lavorato, a forma di imbuto, dall’aspetto incredibilmente moderno e decorato con una serie di leggere incisioni e cerchi concentrici all'interno. 

Nell’area della scoperta i sacerdoti predicevano l'esito delle spedizioni militari ai generali in procinto di partire per le campagne militari. L'attivita' di ricerca nel sito e' stata coordinata dal responsabile scientifico Dario Daffara, mentre l'esplorazione del pozzo e lo scavo dei sedimenti sono stati condotti dall'archeologo Davide Affidati alle cure dell'ufficio restauro del Parco, i legni sono ora in corso di studio e consentiranno di fare nuova luce sugli oggetti in uso nei santuari romani di età imperiale.

Rivelazioni dall’antichità: nuove scoperte ad Ostia Antica (da ARTUU.IT)

Recenti ritrovamenti archeologici nell’Area Sacra del Parco archeologico di Ostia Antica hanno offerto straordinarie testimonianze sulla quotidianeità e sulle pratiche rituali dell’età imperiale. 

La serie di scavi, finanziata con fondi Cipe e mirata alla valorizzazione del sito in previsione della sua imminente riapertura, ha portato alla luce una varietà di oggetti che narrano l’intenso connubio tra vita quotidiana e religione in questo luogo storico. 

Durante i lavori di svuotamento di un antico pozzo davanti al tempio di Ercole, sono stati rinvenuti reperti principalmente ..... CONTINUA A LEGGERE SU ARTUU.IT

domenica 4 agosto 2024

Il nostro ultimo documentario "Uomini e dei, il mare e il sacro" in concorso all'edizione 2023 dell'International Documentary Festival di Ierapetra (Creta)

Il nostro ultimo documentario "UOMINI E DEI, IL MARE E IL SACRO", per la regia di Massimo D'Alessandro, è ufficialmente in concorso all'11° INTERNATIONAL DOCUMENTARY FESTIVAL AND AWARDS che si svolgerà dal 3 all'11 agosto a Ierapetra, nell'isola di Creta.

Tra i pochi film italiani selezionati, il documentario si inserisce in un lungo e ricco programma di proiezioni che vede presenti 320 film internazionali provenienti da 62 paesi diversi.

Il nostro documentario verrà proiettato sabato 10 agosto alle ore 23:00 e lunedì 14 agosto alle 14:50.

Nella serata conclusiva del festival, l'11 agosto, verranno assegnati il Premio del pubblico ed il Premio della Giuria Internazionale.



martedì 9 luglio 2024

Dal 9 al 15 luglio, "Uomini e dei, il mare e il sacro" è visualizzabile liberamente sull'edizione on-line dell'History International Film Festival Austria



Dal 9 al 15 luglio
, nell'ambito dell'History International Film Festival Austria, sarà visualizzabile on-line il nostro ultimo documentario "Uomini e dei, il mare e il sacro". 

Per accedere va inviata una mail con la richiesta di registrazione al seguente indirizzo: register@history-filmfestival.com 

Si riceverà un codice per l'accesso.

QUI il link diretto per vedere il nostro documentario dove poi andrà inserito il codice di accesso riccevuto

Oltre al nostro documentario sarà possibile visionare più di 100 film, corti e documentari suddivisi in quattro periodi storici: 

  1. Prehistory – Antiquity (Preistoria e mondo antico) 
  2. Migration Period – Middle Ages (Migrazioni e Medioevo)
  3. Modern Era/Colonialism (Era Moderna e Colonialismo)
  4. Great War – Contemporary History (Grande guerra e storia contemporanea) 

QUI la pagina per la visione on line di tutti i film e documentari

Il 13 luglio una selezione dei film (tra cui il nostro) verrà proiettata nel sito del museo di Asparn, in Bassa Austria e saranno annunciati i vincitori.


lunedì 8 luglio 2024

Conferenza "Le antiche aree sotterranee: ricerca, studio e la sfida tra opportunità e rischi". Tarquinia, 11 luglio ore 21:30

Giovedì 11 luglio, ore 21:30

Tarquinia - Campo Cialdi, Parco Palombini
(ingresso su via della Ripa 25)

Conferenza di Mario Mazzoli, Generale Manager A.S.S.O.

LE ANTICHE AREE SOTTERRANEE: 
RICERCA, STUDIO e LA SFIDA TRA OPPORTUNITA' E RISCHI


Torna al parco “Palombini” il ciclo di conferenze di archeologia subacquea a ingresso libero “Tra Terra e Mare” organizzato dalla Società Tarquiniense d’Arte e Storia (Stas)

Dedicati alle ricerche e archeologiche e alle ricognizioni subacquee lungo la costa tirrenica e nel mar Mediterraneo, gli incontri si terranno ogni giovedì, alle 21:30, dall’11 luglio all’8 agosto nel suggestivo parco, nel centro storico di Tarquinia, al civico 25 di via della Ripa. 

”Tra terra e mare” è un appuntamento che ogni estate coinvolge ispettori delle soprintendenze, docenti universitari e subacquei professionisti per trattare dell’affascinante e variegato mondo dell’archeologia subacquea. – afferma la presidente della Stas Alessandra Sileoni -. Le conferenze saranno ospitate in uno dei luoghi più suggestivi di Tarquinia, custode dei resti dell’antico terziere del Poggio. Uno spazio sospeso tra passato e presente dove, all’alta torre medievale che lo sovrasta, fanno da cornice opere d’arte contemporanea come il “Cosmo-Now” di Sebastian Matta. Ringrazio la famiglia Palombini che, ogni anno, ci apre le porte del meraviglioso del parco”. 

A inaugurare l’edizione 2024 della manifestazione, l’11 luglio, il tecnico di archeologia subacquea, speleologo e speleosubacqueo Mario Mazzoli con un incontro su “Le antiche aree sotterranee: ricerca, studio e la sfida tra opportunità e rischi”. Il 18 luglio, sarà la volta dell’ispettrice onoraria del Ministero della Cultura Giuliana Galli che approfondirà il caso della nave romana di età tardo repubblicana dell’isola di Ponza. Il 25 luglio, l’archeologo Luca Mocchegiani Carpano farà il punto della situazione sul cantiere di Vivara e sui sedici anni di attività didattica e ricerche archeologiche in acqua intorno alle isole di Procida e Vivara. Il 1° agosto, il subacqueo professionista Sergio Anelli, che collabora da anni nell’organizzazione delle conferenze in qualità di socio della Stas, farà conoscere il caso dell’ultima missione della Regia Nave Roma. La battaglia, la sorte dei naufraghi, il rinvenimento del relitto”. Il ciclo di conferenze si concluderà l’8 agosto con l’archeologo Alessandro Mandolesi, che approfondirà il tema delle necropoli etrusche, tra Caere e Tarquinia, sulla frontiera marittima del civitavecchiese. 

“Tra terra e mare” ha il patrocinio del Ministero della Cultura (MiC), dell’Assonautica Provinciale Viterbo e dell’Unicoop Tirreno – Sezione Soci Etruria. 

La rassegna è organizzata in collaborazione con il Centro ricerche “Claudio Mocchegiani Carpano”, Opera Laboratori, Asso – Archeologia subacquea speleologia organizzazione e Ccpas – Centro di coordinamento delle prospezioni archeologiche subacquee di Roma. 

In caso di maltempo, le conferenze si terranno a palazzo dei Priori, nella sala Sacchetti, al civico 4 di via dell’Archetto. 

Informazioni 0766 858194; 339 2011849; tarquiniense@gmail.com